CAGLIARI - «Lo Sport ha una funzione sociale e culturale di fondamentale importanza, ma fino ad oggi, attraverso la legge regionale 17 del 1999, è stato finanziato prevalentemente lo spettacolo sportivo e non la promozione della pratica sportiva»: Chicco Porcu, consigliere regionale di Progetto Sardegna, è tornato sul tema dei fondi regionali per lo sport per chiarire responsabilità e prospettive.
«La legge 17 ha una finalità chiara: “la diffusione della pratica sportiva a tutti i livelli quale strumento indispensabile di tutela psico-fisica del cittadino e di crescita culturale e civile della società – ricorda ancora una volta Porcu – Ma nel 2004 oltre il 50% delle risorse è andato alle sponsorizzazioni di eventi sportivi e di squadre partecipanti a campionati nazionali con ricadute marginali per la crescita qualitativa e quantitativa del movimento sportivo sardo e con la dispersione fiscale del 30% delle risorse erogate».
Per il vicepresidente del Gruppo Consiliare PS «solo un misero 8% delle risorse è andato agli aspetti più innovativi della legge, quelli maggiormente in grado di incidere a lungo termine sulla crescita del movimento», e cioè «i progetti rivolti all’avviamento allo Sport nelle scuole e nelle società sportive, alla promozione dei vivai, allo sport per disabili, alla formazione sportiva non agonistica, alla salvaguardia dell’eccellenza sportiva di atleti sardi, alla ricerca nel campo dello sport, alla formazione ed aggiornamento di tecnici e dirigenti, alla tutela sanitaria».
«I fondi per la legge sullo Sport sono a rischio di taglio, e non c’è da stupirsi – puntualizza Chicco Porcu – É comprensibile la protesta degli Enti, Comitati provinciali CONI e delle società che si occupano attivamente di avviamento allo Sport. Ma la responsabilità principale dei tagli è nella opinabile applicazione della legge del precedente governo di centro destra che ha privilegiato la distribuzione a pioggia delle risorse piuttosto che il finanziamento di progetti adeguati ad uno sviluppo e diffusione della pratica sportiva».
La conclusione del consigliere di Progetto Sardegna è chiara: «Se le istituzioni sportive chiederanno di tornare con vigore e progettualità allo spirito originario della legge, sarà più facile motivare la necessità di trovare risorse adeguate per la legge sullo Sport in Sardegna».