L’animale presentava delle ferite sul torace prossime all’ala destra che fanno pensare ad una rosa di pallini esplosi da un fucile
ALGHERO - Durante la giornata di giovedì 27 gennaio 2011, giorno di caccia, alle ore 09.45 in località Burantinu è stato rinvenuto da parte del personale della Lipu un’esemplare di Sparviero con molta probabilità ucciso a fucilate. L’animale presentava delle ferite sul torace prossime all’ala destra che fanno pensare ad una rosa di pallini esplosi da un fucile. Il rinvenimento è stato possibile grazie al fatto che il personale della Lipu era impegnato, come spesso accade da un anno a questa parte, nell’attività di monitoraggio dell’avifauna, per raccogliere i dati che serviranno a redare il futuro atlante ornitologico degli uccelli nidificanti e svernanti nel Comune di Alghero.
Un atto gravissimo, dal momento che lo Sparviero, essendo un rapace, non è specie cacciabile ed inoltre protetto dalla Convenzione di Berna Allegato 2, Convenzione di Bonn Allegato 2, Cites App. 1 e specie particolarmente protetta dalla Legge 157 del 1992 (Legge sulla caccia). Nei pressi del luogo in cui il rapace è stato ucciso si trovava una pattuglia dell’Anpana che ha provveduto a redigere un primo verbale di rinvenimento, successivamente il personale della Lipu ha consegnato al Corpo Forestale di Alghero, anche se, ovviamente, risulterà impossibile risalire all’autore di un simile gesto di sfregio nei confronti della natura.

Era da diverso tempo che nel territorio di Alghero non venivano commessi atti di violenza gratuita nei confronti di specie protette. D’ora in poi la Lipu, oltre che della preziosa collaborazione istituzionale del Corpo Forestale di Alghero sempre pronto nel reprimere simili atti, si avvarrà anche del supporto degli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria dell’Anpana con i quali verranno svolti servizi di prevenzione e repressione mirati. Questi comportamenti rafforzano la Lipu nel convincimento che debbano essere intensificati i controlli soprattutto nelle giornate di caccia, nonchè inasprite ulteriormente le sanzioni amministrative e previste azioni penali pesanti nei confronti di coloro che commettono simili atti che rappresentato un grave danno ambientale.
Foto Angelo Sanna
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