Sanna: «La Regione ha già avviato la schedatura di tutti i centri storici della Sardegna in vista di un’attenta pianificazione, tutela e qualificazione soprattutto dei piccoli centri urbani e non solo delle aree metropolitane»
CAGLIARI - Cinquanta milioni di euro per i centri storici dell’isola: la notizia è stata anticipata oggi dall’assessore regionale degli Enti Locali Gian Valerio Sanna, durante il convegno in corso a Solarussa sul tema: le case e le città della terra cruda.
«Con questi soldi - ha detto l’Assessore - si è scelto di investire su tutti quei progetti che in passato erano stati dichiarati ammissibili ma non finanziabili, e che puntano al recupero dell’identità originaria dei nostri paesi con l’utilizzo dei materiali e degli artigiani locali. Questo è del resto uno degli obiettivi principali della nuova Giunta regionale».
Il tema del convegno, promosso dalla Associazione nazionale Città della Terra con il patrocinio del comune di Solarussa, della Regione e dell’Università di Cagliari, che continua anche domani, è la salvaguardia e il recupero dell’architettura di terra che sino agli anni 50 ha caratterizzato l’urbanistica delle case padronali nel Campidano.
Le vecchie e antiche abitazioni in ladrini (i mattoni di fango misto a paglia), diffuse nel Mediterraneo, sono ancora oggi utilizzate – secondo l’Onu - da oltre tre miliardi di persone. La terra cruda infatti risponderebbe meglio ad esigenze sia di natura ecologica che di sviluppo sostenibile nelle costruzioni.
«La Regione ha già avviato la schedatura di tutti i centri storici della Sardegna - ha aggiunto Sanna - in vista di un’attenta pianificazione, tutela e qualificazione soprattutto dei piccoli centri urbani e non solo delle aree metropolitane».
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