I tagli ai "trasferimenti" statali, previsti dalla Finanziaria nazionale, sono stati criticati dai rappresentati delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome
CAGLIARI - La Finanziaria nazionale Governo Berlusconi "taglia" i trasferimenti alle regioni speciali tra cui la Sardgna. La protesta del presidente è del presidente del Consiglio Regionale Giacomo Spissu.
I tagli ai "trasferimenti" statali, previsti dalla Finanziaria nazionale, sono stati criticati dai rappresentati delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome ascoltati ieri pomeriggio, in audizione, dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali. Per la Sardegna il mancato "introito" sarà di circa 80/100 milioni di euro, dovuto alla diminuzione dei trasferimenti delle quote Irpef decisa dal Governo.«Minori introiti che renderanno ancora più pesante la situazione delle casse regionali», ha commentato il presidente dell´Assemblea sarda, Giacomo Spissu, subito dopo la conclusione dell´incontro con la Commissione parlamentare.
«Nel corso della lunga audizione - ha aggiunto Spissu - abbiamo chiesto con forza che i trasferimenti finanziari a favore delle Regioni a Statuto speciale e delle Province Autonome rispettino i livelli degli anni passati. D´altro canto, questi trasferimenti sono regolati da norme costituzionali e non possono essere modificati unilateralmente ».
Nel corso dell´audizione, i rappresentanti delle Speciali hanno, quindi, sollecitato una "Finanziaria riparatrice", con la quale riportare le quote dell´Irpef (e degli altri tributi) trasferite ai livelli previsti dalla leggi in vigore. «Nella attuale, difficile, situazione finanziaria della Sardegna, ogni mancato introito è un duro colpo allo sviluppo - ha concluso il presidente Giacomo Spissu - . Abbiamo sollecitato il Governo ed il Parlamento a rivedere questi tagli, garantendo alla nostra Isola le entrate alle quali ha diritto
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