Il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa ha incontrato il presidente dell’auhority Paolo Piro. Lavori e autorizzazioni al centro dell'incontro
PORTO TORRES - I lavori del porto, le autorizzazioni alle imprese, la stagione crocieristica e i progetti in fase di realizzazione sono stati alcuni dei temi toccati durante il vertice che si è svolto in Comune tra il sindaco Beniamino Scarpa ed il presidente dell’autorità portuale del Nord Sardegna, Paolo Piro. I due rappresentanti istituzionali hanno analizzato ai raggi X la situazione dello scalo turritano.
In prima battuta, si è parlato del cedimento di circa dodici centimetri della banchina di Ponente, episodio che si è verificato la settimana scorsa, ma che non ha provocato modifiche al programma degli attracchi predisposto dall’autorità portuale. Il presidente dell’authority ha garantito la completa agibilità del molo, accertata anche dal “Provveditorato alle Opere Pubbliche”. Il sindaco ha chiesto di tenere alta la guardia sottolineando, inoltre, come sia «grave che un’opera così recente, inaugurata appena un anno e mezzo fa sia già soggetta a questi fenomeni».
Le mareggiate nel porto, frequenti quando soffiano i venti di levante e grecale, hanno certamente contribuito a danneggiare le banchine e per arginare il problema è indispensabile la realizzazione dell’antemurale di levante, l’infrastruttura che deve proteggere il porto dall’impeto del mare e che garantirebbe l’accesso in sicurezza ai traghetti anche oltre i venticinque nodi di vento.
«Il Ministero delle Infrastrutture – ha aggiunto Scarpa – deve sbloccare subito i fondi “Fas”, necessari per dare il via ai lavori. Per il nostro porto erano stati messi a disposizione più di centomilioni di euro grazie all’intesa Stato-Regione siglata lo scorso anno. Quasi ottanta erano destinati all’antemurale di levante, ma ancora non si è visto un soldo». L’opera è stata ritenuta prioritaria anche dal presidente Piro che, così come il primo cittadino, è pronto a esercitare il pressing su Regione e Ministero delle Infrastrutture per cercare di sbloccare i fondi.
Nel vertice è stato affrontato anche il nodo della secca nella banchina “Dogana-Segni”, che fino ad oggi ha impedito l’attracco ai traghetti di linea: Beniamino Scarpa ha riferito al numero uno dell’authority che tra pochi giorni sarà pubblicato il bando per la gara d’appalto. Risolto anche il problema della “Camar”, l’azienda che aveva lamentato ritardi sul rilascio di una concessione per operare nell’area portuale: Paolo Piro ha comunicato che il provvedimento autorizzativo richiesto dall’impresa è stato varato il 25 ottobre.
Per il nuovo porto turistico è stata sollecitata la consegna dell’opera da parte della Regione, senza la quale l’autorità portuale non può procedere all’affidamento della gestione, mentre i lavori per il terminal passeggeri (ex “tensostruttura Lunardi”) procedono nel rispetto del cronoprogramma. Sono anche allo studio le modalità di gestione e uso della stazione marittima. La prossima stagione lieviterà lo sbarco dei crocieristi: le navi delle vacanze in arrivo a Porto Torres quadruplicheranno, passando dalle sette di quest’anno a ben ventisei. Assieme agli hotel galleggianti aumenteranno le opportunità da parte dei commercianti locali di registrare qualche buon affare.
Il sindaco e il presidente dell’autorità portuale hanno affrontato anche l’argomento del bilancio: «Nell’ultima seduta del comitato portuale siamo riusciti a strappare per il nostro porto un finanziamento aggiuntivo – ha affermato Scarpa – pari a duemilioni di euro, oltre ai sei già previsti dal piano delle opere pubbliche dell’authority. La destinazione dei fondi, disponibili dal prossimo gennaio, sarà presto definita. Si sta valutando come reperire anche le risorse necessarie per la darsena pescherecci, un’opera che vale cinquemilioni e mezzo di euro e inserita anch’essa nell’intesa istituzionale Stato-Regione».
Sotto la lente anche l’aggiornamento delle tariffe relative alle concessioni per le attività commerciali del porto: «È in corso una fase di verifica. Piro mi ha comunicato che le tariffe, approvate dal comitato portuale durante la precedente amministrazione, sono identiche a quelle applicate agli altri due porti controllati dall’ente (Olbia e Golfo Aranci)».
«Ho presentato le mie rimostranze, perché a Porto Torres sono previsti aumenti notevoli nel passaggio dal precedente regime di autorizzazioni da parte della Capitaneria a quello attuale, fino a dieci volte in più. Sul punto è previsto un ulteriore incontro tra me e il presidente non appena sarà conclusa la fase di accertamento amministrativo. Restano inoltre da affrontare e risolvere altre questioni, quali la segnaletica per lo scalo, il servizio di trasporto dei passeggeri dagli imbarchi alla città e l’assenza di servizi ai passeggeri in prossimità degli approdi. Perciò ho chiesto al presidente Piro – conclude il sindaco – di riunirci ogni settimana per accelerare le decisioni che possono risolvere i problemi del nostro porto».
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