Luciano Uras: «La grande astensione registrata in questo turno elettorale amministrativo descrive la crescente e preoccupante distanza fra il paese reale e le istituzioni della rappresentanza democratica»
ALGHERO - «La grande astensione registrata in questo turno elettorale amministrativo descrive la crescente e preoccupante distanza fra il paese reale e le istituzioni della rappresentanza democratica. Per questo le stesse istituzioni non devono più essere considerate il terreno di conquista di partiti, gruppi o persone ma, devono affermarsi coerentemente come la sede naturale della disinteressata e buona gestione della cosa pubblica a beneficio esclusivo della comunità». Lo sostiene Luciano Uras, capogruppo in Regione Sinistra E$cologia e Libertà.
«Oggi il sistema delle autonomie locali sardo, ed in particolare le Province, hanno bisogno immediato di governi autorevoli che affrontino, in una positiva relazione tra loro e con le popolazioni i problemi gravi posti dalla attuale crisi del lavoro e dell’economia, che è anche crisi sociale drammatica. Per questo i Presidenti delle province di centro-sinistra devono imprimere una forte accelerazione nella formazione delle Giunte che, come dice la legge avviene nella loro autonoma responsabilità. In questo senso - continua Uras - ha fatto bene il coordinamento di SEL della provincia di Cagliari ad indicare una rosa di nomi disponibili per la scelta del Presidente, e non un solo nome. Ha fatto bene, inoltre, a manifestare, coerentemente con il risultato elettorale, apprezzamento per la continuità amministrativa».
«Sinistra ecologia e libertà è un “soggetto politico” non ancora partito. Nei prossimi mesi sarà impegnato in una ampia e libera campagna di adesione per un congresso costitutivo partecipato, in una prospettiva di consolidamento dei valori costituzionali di libertà, solidarietà, legalità e giustizia sociale. Dovrà riaffermare i valori fondanti di una forza della sinistra innovatrice e di progresso che, da un parte sviluppa un deciso progetto di rinnovamento che guarda senza timidezze alle nuove generazioni per un ricambio vero della classe dirigente, anche nella politica, e dall’altra è capace di coniugare la concretezza nell’affrontare i problemi della società con il rigore morale e il rispetto profondo della dignità delle persone e delle comunità», conclude.
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