Si avvia alla conclusione la campagna elettorale per la corsa alla Provincia di Sassari, portandosi dietro durissimi duelli a distanza. L´ultimo è quello tra il sindaco Tedde e l’assessore provinciale al Lavoro Marino
ALGHERO - Ultimi giorni di campagna elettorale per la corsa alla Provincia di Sassari e per i duelli a distanza tra i politici dei diversi schieramenti. Quello tra il sindaco di Alghero Marco Tedde e l’assessore provinciale al Lavoro, la Formazione professionale e l'Immigrazione Salvatore Marino, rievoca addirittura il '700, le corti e i loro abitanti. «Cicisbei e damigelle» aveva definito i componenti della Giunta Giudici, il Primo cittadino durante un comizio del Pdl; «non so che ruolo volesse riservarmi - gli risponde Marino - se quello del cavalier servente o quello di accompagnatore e “sollazzatore” di donne altrui. Nel dubbio si aspettano risposte che dirimano la questione».
«Al contrario del Sindaco - prosegue l’assessore - ritengo invece che la sua Giunta sia composta da donne e uomini assolutamente autonomi, competenti, indipendenti nel loro agire politico, fermamente refrattari a qualsivoglia sollecitazione interna o esterna. Magari sono soggetti a frequenti turnover a seconda dei cambi di casacca in aula consiliare ma questo, sicuramente, non turba ne Sindaco ne Giunta che vanno avanti decisi nel loro impegno per la città». Da qui una serie di argomentazioni, miste a quesiti (in risposta alle accuse mosse dagli avversari politici) evidenziati dall’assessore uscente e ricandidato a Palazzo Sciuti, sulle politiche del Lavoro e della Formazione negli ultimi anni di mandato.
«Risulta al Pdl che le competenze in materia di lavoro sono state trasferite alle regioni e da queste alle province già dal 1999? Risulta ai componenti del Pdl che le province del resto d’Italia le esercitano a partire da quegli anni e quella sarde dal 2006? Sono a conoscenza del fatto che la Giunta Pili non recepì mai la nuova normativa cui pose rimedio la Giunta Soru con la legge n. 20 del 5 dicembre 2005 recante le nuove disposizioni in materia di lavoro? Ed inoltre: come giustificano lo scandaloso vuoto di governo politico dell’assessorato regionale al lavoro nell’avvicendamento tra l’Assessore Serra e l’Assessore Manca durato ben 5 mesi? Sono al corrente del fatto che in quei mesi del 2009 dovevano essere prese decisioni fondamentali in materia di ammortizzatori sociali e azioni di reimpiego a favore dei lavoratori in cassa integrazione?».
Marino, poi, fa riferimento alle risorse del progetto “Welfare to Work” previste per lavoratori in cig «che ancora non sono state spese, mentre le altre regioni d’Italia sono già al secondo bando»; così come dei mancati finanziamenti da parte della Regione Sardegna verso le Province per le politiche attive del lavoro così come previsto dagli articoli della legge regionale n. 20. «Il lavoro è una cosa talmente seria – conclude - che svilirlo, in questo momento storico, a chiacchiericcio demagogico suona stonato».
Nella foto: L'assessore provinciale Salvatore Marino
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