Giacomo Sanna accusa l´amministrazione comunale di sassari di aver realizzato un´opera tutt´ora inutilizzabile
SASSARI - La struttura in cemento armato svetta maestosa nella zona residenziale di Sassari. Si poteva scegliere un’altra soluzione, ma si è preferito impattare il panorama con un enorme fungo di cemento e ferro. Costato diversi milioni di euro e completato dall’amministrazione comunale di Sassari qualche anno fa, il serbatoio di Monte Bianchinu poteva servire a risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico di migliaia di persone della parte alta di Sassari.
Ora si sta sfaldando, il cemento si sbriciola, all’interno si accumulano i rifiuti e poi manca la cosa più importante: lo scarico che consente di svuotare il serbatoio. La denuncia è del candidato sindaco sassarese Giacomo Sanna. «Un errore del progettista che si è dimenticato questo dettaglio che costa intorno ai 200mila euro», precisa l'onorevole.
«L’assessore comunale competente ha cercato di sbolognare la struttura ad Abbanoa, la società di gestione delle acque, ma senza successo: “Prima realizzate lo scarico poi ci pensiamo” hanno risposto al Comune dalla società di gestione. La giunta si è “subito” mobilitata per metterci una pezza e - dopo 5 anni di inerzia – il 6 aprile ha cercato di mettere riparo, ri-affidando, a ridosso delle elezioni, un altro incarico ad un ingegnere. L’opera quindi resta incompiuta, indicativa dell’inadeguatezza di questa amministrazione comunale nell’affrontare e risolvere i problemi più elementari della città», conclude Giacomo Sanna.
Nella foto: il serbatoio di Monte Bianchinu a Sassari
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