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Sara Alivesi 21 aprile 2010
Muroni lo "sportivo" della politica
Un’esperienza di otto anni nella politica cittadina, da quasi tre riveste il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, oltre a rappresentare il riferimento cittadino per l´Mpa. L'intervista con Antonello Muroni


ALGHERO – Antonello Muroni, un’esperienza di otto anni nella politica cittadina, da quasi tre riveste il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, oltre a rappresentare il riferimento cittadino per il Movimento per le Autonomie fondato da Franco Cuccureddu. Un passato da assessore comunale allo Sport e alla Cultura, dopo una vita spesa a fare (e continua con lo stesso immutato entusiasmo) l’allenatore, la guida, il formatore e l’insegnante per alcune generazioni di ragazzi.

Ultimamente si sono tenuti diversi incontri ad Alghero con l’Mpa, candidatura in vista per le provinciali?
«Sono a disposizione, non mi tirerei indietro come non ho fatto nelle ultime regionali. Con mezzi limitati ho raccolto circa 600 voti, un grande risultato. Detto questo, l’Mpa ha al vaglio diverse candidature per Alghero, siamo aperti alla società civile, alle persone competenti e motivate che si affacciano alla politica. E gli incontri sono un’occasione per confrontarsi con la gente, i giovani, su diversi temi».

Ad esempio, il Puc, il Piano Urbanistico Comunale che si attende da oltre 15 anni
«Si, ci siamo soffermati molto sul Puc, facendo nostre considerazioni a riguardo proprio in uno degli ultimi appuntamenti ad Alghero. Non sono un tecnico, ma cerco di carpire dalle riunioni delle osservazioni importanti poste dai cittadini. Quel che è certo, dovrà essere un documento condiviso e dovrà rappresentare un piano sostenibile per le generazioni future».

In che modo?
«Il Puc deve essere il motore di questa città, garantendo gli strumenti per rendere concrete le vocazioni del territorio, oltre ai servizi e tutto il resto. Sul turismo, ad esempio, è stato previsto il raddoppio degli spazi adibiti alle strutture ricettive. E’ un settore cruciale per la nostra città ma anche per l‘intera Regione, solo 14esima in Italia per traffico turistico e un desolante 8% dal comparto per il Pil sardo, contro la media del 10% nelle altre regioni».

E’stata presentata una legge sul turismo firmata dall’onorevole Cuccureddu, quali sono le sue idee-guida?
«E’ una proposta di legge che mancava da anni in Regione, che codifica le strutture alberghiere adeguandole ai tempi, che comprende una normativa sulla portualità. E’ già in Commissione in Regione ed è molto importante per dare l’avvio ad uno sviluppo concreto in materia di turismo».

E tornando alla dimensione cittadina?
«Alghero ha tutte le potenzialità per dare seguito al turismo orientato in diversi campi. Non mi piace parlare di turismi, ma di turismo culturale, religioso, sportivo, oltre naturalmente al sole e il mare che sono sempre il nostro punto forte ma dal quale non possiamo viverci tutto l’anno».

Parla di sport e lo fa con l’esperienza di chi lo pratica da tanti anni, e di chi ha già ricoperto il ruolo di assessore, perché in città la situazione degli impianti e delle strutture è così deficitaria?
«Per diversi deficit, appunto: dal livello nazionale a quello locale. Manca un ministro dello Sport, così come una vera programmazione nelle scuole che spesso, però, non è possibile attuare a causa della mancanza di strutture e fondi. Quello che è da migliorare è un lavoro più attento da parte dell’Ufficio di Programmazione per intercettare i finanziamenti regionali e comunitari. I soldi spesso si riescono a trovare per molto altro; e pensare che basterebbero 800-900 euro per acquistare delle strutture geodetiche per ogni quartiere della città».

Cosa trasmette il valore dello sport nella politica dal suo punto di vista?
«Il mio bagaglio di formatore, insegnante, guida, spesso confidente per i giovani. Un percorso che mi ha fatto crescere e che mi sono portato dietro nella vita e nella politica. Ma soprattutto mi ha fatto guardare negli occhi le persone senza promettere qualcosa se non ero in grado di mantenere».

E questo sarebbe in grado di convincerla a candidarsi al ruolo di Sindaco per il dopo-Tedde?
«E’ ancora presto per parlarne, lo ripeto, sono sempre a disposizione dei cittadini ma spesso il limite vero della politica è che le cose si decidono dall’alto».

Nella foto: Antonello Muroni
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