La Lega Nord - Sardinia si presenterà nella coalizione di centrodestra alle prossime elezioni provinciali di Sassari del 16 maggio 2010. Incontro tra il Segretario provinciale della Lega Nord, Luigi Todini, e il Presidente provinciale del Pdl, Giampiero Lavena
ALGHERO - La Lega Nord - Sardinia si presenterà nella coalizione di centrodestra alle prossime elezioni provinciali di Sassari del 16 maggio 2010. In un incontro informale tra il Segretario provinciale della Lega Nord, Luigi Todini, e il Presidente provinciale del Pdl, Giampiero Lavena, si è discusso della composizione della coalizione di centrodestra e del programma da presentare agli elettori. «La Lega Nord sta ultimando la designazione dei propri candidati nei collegi provinciali - dichiara Luigi Todini, Segretario provinciale di Sassari della Lega Nord - e abbiamo già predisposto una bozza di programma elettorale che confronteremo con i nostri alleati».
«Nell’incontro informale che ho avuto con Lavena - precisa Todini - non si è discusso di nomi per la carica di Presidente della Provincia, quanto prima ci sarà una riunione con tutti i segretari dei partiti che comporranno la coalizione è sarà quella la sede per valutare le proposte di candidatura. Per il momento è indispensabile elaborare un programma provinciale valido per riscattare la Provincia da cinque anni fallimentari di governo di centrosinistra».
«La Lega Nord vuole una Provincia più forte. Il nord-ovest della Sardegna è troppo spesso dimenticato per logiche che vedono nel centralismo cagliaritano la principale causa. Auspichiamo una revisione totale dello Statuto regionale - spiega Todini - affinché ci sia più decentramento dei poteri e delle risorse economiche, per far sì che l’economia del nostro territorio possa svilupparsi senza che il nostro futuro possa essere deciso nei “Palazzi del potere” lontani centinaia di chilometri da casa nostra».
«Ci batteremo contro gli sprechi e la burocrazia, e contrasteremo il fenomeno del clientelismo, vero cancro della nostra società. I nostri cittadini - conclude Todini - vogliono una classe politica degna di tale nome e non una casta di politicanti che alla fine pensa solo a rafforzare, col ricatto del favoritismo, le proprie posizioni individuali».
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