Ombretta Armani di Pensiero Felice Onlus invita all´unità le associazioni dei disabili e polemizza con i contributi a pioggia versati dalla Regione alle federazioni non rappresentative del territorio
ALGHERO - Il 20 gennaio, giorno successivo alla grande manifestazione di associazioni, famigliari e disabili riuniti davanti al Palazzo della Regione a Cagliari per protestare contro i tagli alla legge 162, l’assessore regionale alla Sanità e Assistenza Sociale, Antonello Liori, ha erogato un contributo di 100mila euro in favore delle Federazioni Fish e Fand. Due federazioni che, a detta dell'Assessore Liori, rappresentano molte associazioni del territorio.
La somma erogata alla Fish e Fand è certamente ben inferiore a quella necessaria (svariati milioni di euro) per reinserire nei piani personalizzati della 162 i mille euro decurtati a ciascun nucleo familiare; poteva essere, tuttavia, il primo passo di un percorso - annunciato dai capigruppo nell’incontro cagliaritano - per trovare le risorse. La differenza tra le due Federazioni e le associazioni riunite nella manifestazione è spiegata dalle parole del Presidente di Pensiero Felice Onlus (promotori dell’evento), Ombretta Armani: «Le associazioni e le famiglie riunite in assemblea a Cagliari hanno detto no alle erogazioni monetarie e ai contributi a pioggia. Chiediamo – spiega l’Armani - verifiche forti sulle concessione della certificazione di handicap grave per evitare abusi che cadono sulle spalle proprio dei più gravi».
Senza aprire il campo alle polemiche laddove gli sforzi e l’impegno dovrebbero essere più che mai condivisi, non può non intravedersi una spaccatura almeno nelle reazioni messe in campo dai diversi gruppi ed enti di assistenza. «Le due federazioni di cui si parla nel comunicato dell’assessore – commenta l’esponente di Pensiero Felice - non hanno aderito alla manifestazione e non sono state a fianco delle numerose associazioni che spontaneamente hanno partecipato per sostenere i diritti dei disabili. Probabilmente – continua - tutti coloro che hanno manifestato pacificamente non si sentono assolutamente rappresentati da questi due organismi e i contributi assegnati restano una liberalità gratuita che niente ha a che vedere con l’associazionismo di base».
Per questo la Onlus algherese auspica il sostegno della Regione atto a favorire il pluralismo e l’autonomia delle associazioni. «Anche perché oggi, le persone con disabilità e i loro familiari, non desiderano delegare passivamente la loro sorte - sostiene la presidente - ma preferiscono rimboccarsi le maniche e agire in prima persona. La qualità sociale deve basarsi sul lavoro svolto nel Territorio, sul saper raccontare e interpretare la storia della comunità crescendo insieme ad essa e denunciandone i problemi con mezzi adeguati. E forse -conclude - risparmiando 100mila euro qua e 100.000 la, piano piano si arriva a recuperare i fondi per finanziare integralmente i piani personalizzati».
Nella foto: Un momento della manifestazione a Cagliari
Commenti