«La Regione cambi subito il bando per gli assegni di merito, i limiti di età introdotti quest´anno sono discriminatori». Lo chiede il capogruppo in regione del Pd, Mario Bruno
ALGHERO - «La Regione cambi subito il bando per gli assegni di merito, i limiti di età introdotti quest'anno sono discriminatori»: lo chiede il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Mario Bruno dopo la
pubblicazione, in data 31 dicembre, del nuovo bando per l'assegnazione di incentivi destinati agli studenti meritevoli.
Infatti, quest'anno il provvedimento impone «agli studenti classificati nella categoria 3, cioè “Studenti iscritti in corso ad anni successivi al primo nell’anno accademico 2008/2009” un'età non superiore ai 25 anni al momento dell'immatricolazione». «Un limite che non era presente nel bando pubblicato durante la scorsa legislatura – commenta il capogruppo – proprio perché si poneva la bravura nello studio come principale requisito per accedere a questi incentivi».
La novità di quest'anno, evidenzia Bruno, «ha conseguenze discriminatorie nei confronti di chi, in giovane età, abbia abbandonato gli studi per i più svariati motivi e adesso voglia tentare di ottenere una laurea». Anzi, aggiunge l'esponente Pd, l'inserimento di questo limite «contraddice lo spirito stesso degli assegni di merito, che dovrebbero, come si legge anche nell'ultimo bando, “sostenere il diritto allo studio degli studenti universitari capaci e meritevoli per permettere il raggiungimento dei livelli più alti degli studi, favorendo in tal modo la crescita del capitale umano, riconosciuta quale risorsa fondamentale per uno sviluppo economico duraturo e sostenibile del territorio regionale”».
«Nella nostra Isola è altissima la percentuale di disoccupati in possesso di titoli di studio bassi – conclude Mario Bruno – Gli assegni di merito erano pensati come possibile incentivo per una riqualificazione formativa, ma col limite d'età posto a 25 anni queste persone vengono tagliate fuori dalla selezione». La Regione «dovrebbe spiegarci le ragioni di questa scelta».
Nella foto: Mario Bruno
Commenti