CAGLIARI – Solo poche ore per votare. Le urne resteranno aperte sino alle 15 di oggi, poi inizierà lo spoglio che permetterà di conoscere il nome del prossimo Governatore solo a notte fonda. Nelle elezioni del 2004, a mezzanotte la Rai diffuse i primi dati ufficiali con Soru avanti di 10 punti rispetto a Pili, vantaggio che non attendeva conferme. Quest’anno il margine sarà più stretto tra i due avversari più forti: il presidente uscente e Ugo Cappellacci.

A complicare le cose il voto disgiunto che, nella precedente competizione elettorale, aveva premiato Soru che raccolse ben 50 mila voti tra le preferenze del centrodestra. Fino alle 22 di ieri hanno votato il 44,93% degli elettori sardi, ossia 662.045; la circoscrizione con il maggior numero di votanti (sino alle 19) è stata quella di Nuoro, seguita dall’Ogliastra e dalla provincia di Cagliari. Tra gli aspiranti presidenti, almeno alle urne, è arrivato prima Cappellacci che ha depositato la propria scheda alle 9.30 di domenica a Cagliari. Sempre nella mattinata di ieri hanno votato Soru a Sanluri, Gavino Sale a Banari, Peppino Balia a Nuoro; stamane esprimerà il proprio consenso anche Gianfranco Sollai.

Grande risonanza mediatica per elezioni sarde. Lo scontro tra Soru e il premier Berlusconi, in particolare, ha attirato la curiosità delle più importanti testate europee. Da ieri, gli inviati dei principali quotidiani e reti nazionali ed internazionali campeggiano nella sede della Regione. L’ultima polemica riguarda la Rai e il nuovo direttore generale Sergio Zavoli, accusato di aver violato la par condicio pre-elettorale. Pannella dei Radicali accusa la televisione di Stato di aver tramesso negli ultime tre week-end un’ora e mezzo di Berlusconi e Cappellacci contro un minuto e mezzo di Soru.

Riguardo ai candidati consiglieri, sono 908 a puntare su un seggio a Cagliari; una ventina solo ad Alghero. Nessun incidente fino a questo momento nello svolgimento delle elezioni, qualche problema in alcune zone dell’Isola a causa della presenza di neve e ghiaccio. Al popolo sardo non resta che attendere un risultato che si conoscerà solo in tarda notte e che condizionerà il destino della nostra Isola per i prossimi cinque anni.