Sala conferenze del Chiostro di San Francesco ad Alghero gremita in ogni ordine di posto per il debutto elettorale dell´onorevole algherese
ALGHERO – Si è svolto sabato nella sala conferenze del Chiostro di San Francesco il convegno “La Sardegna che cambia”. L’incontro, organizzato dall'onorevole Mario Bruno, ha visto la partecipazione degli assessori regionali Dirindin e Broccia. L’appuntamento algherese ha ufficialmente aperto la candidatura di Bruno verso le elezioni regionali del 15 e 16 febbraio, un risultato che lo porterebbe verso il secondo mandato in Regione con Renato Soru presidente.
«Credo valga la pena di continuare a testa alta e senza compromessi come abbiamo iniziato», ha dichiarato Bruno nell’intervento di apertura del convegno algherese. Il consigliere ha parlato delle iniziative dell’amministrazione Soru in questi quattro anni, soffermandosi, in particolare, sull’impegno verso il nord dell’Isola. A chi continua ad accusare il presidente di avere soddisfatto gli interessi di Cagliari, il suo unico consigliere catalano risponde con cifre puntuali e precise dei costi degli investimenti per la città di Alghero e il territorio circostante.
Milioni di euro dalle casse della Regione per la circonvallazione urbana, la Facoltà di Architettura, il Parco di Porto Conte e l’aeroporto Riviera del Corallo. L’impegno per il recupero di beni abbandonati, da Fertilia a l’ex cotonificio. I progetti per il futuro di un’eventuale riconferma della propria coalizione verso il nuovo polo ospedaliero che dovrà sorgere ad Alghero; l’attenzione verso il settore agricolo; le proposte sul Porto e il Palazzo dei Congressi, nodi irrisolti dell’economia locale.
«La scelta condivisa è quella che ha portato la Regione verso una democrazia autentica, attraverso stimoli, critiche e partecipazione», ha detto Mario Bruno che nel suo mandato ha curato l’aspetto determinante della comunicazione, spesso dimenticato dai suoi alleati.
Nella foto un momento del convegno nel Chiostro di San Francesco ad Alghero. Da sinistra Nerina Dirindin, Mario Bruno e Sandro Broccia.
Commenti