Continuano le polemiche all´indomani della mancata candidatura del Primo cittadino alle elezioni regionali del 15 e 16 febbraio
ALGHERO - Non cenna a placarsi la polemica scaturita all'indomani dello stop alla candidatura voluta dal Primo cittadino di Alghero per le elezioni del 15 e 16 febbraio e non passata a livello regionale.
Dopo il duro documento della sezione algherese dei
Comunisti Italiani e lo "schiaffo" dei consiglieri comunali del
Partito Democratico, è il movimento politico Alghero Viva a prendere le distante da quello che definiscono un "tentativo di fuga fallito". «Marco Tedde, con le sue dimissioni presentate e ritirate in poco più' di una settimana, ha manifestato ancora una volta totale disprezzo per l'istituzione comunale, per gli algheresi e soprattutto per i suoi elettori», attaccano dal coordinamento cittadino.
«Ormai è chiaro a tutti che Marco Tedde non vuole più fare il sindaco - attaccano - dato che per la terza volta (la seconda in pochi mesi) il sindaco del 65% antepone i suoi meschini interessi personali agli interessi generali della città. Non ha ancora spiegato agli algheresi gli effetti e i risultati della finanza creativa da lui voluta e sostenuta di cui i cittadini dovranno pagare il prezzo, aveva individuato la migliore via di fuga in una poltrona più comoda e remunerata».
«Se è pur vero che prima avrà fine questa esperienza amministrativa meglio sarà per i cittadini, è altrettanto vero che un sindaco responsabile avrebbe dovuto portare a termine la legislatura senza finte pagliacciate e dimissioni fasulle».
In conclusione Alghero Viva lancia un appello alle forze politiche e ai cittadini tutti affinché' vigilino e contrastino l'amministrazione guidata da Marco Tedde, che ha mostrato ancora una volta la vanagloria personale e la noncuranza del mandato affidatogli dai cittadini algheresi.
Nella foto d'archivio Marco Tedde
Commenti