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Cagliari OgginotiziesardegnaPoliticaElezioni › Dimissioni: Parola al popolo sardo
Antonio Sini 24 dicembre 2008
Dimissioni: Parola al popolo sardo
E´ il senso dell´intervento del Governatore della Regione all´aula consiliare. Sono orgoglioso delle cose fatte ha precisato Soru


ALGHERO - E ora alle urne. La parola torna ai sardi, al popolo sovrano. Quel popolo che ha stentato a capire le ragioni della fine anticipata della legislatura. Quel popolo che ha stentato a capire cosa sia successo nel centro sinistra sardo, e all’interno del Pd isolano. Certo è che Renato Soru in questi suoi quasi cinque anni di governo, è stato un personaggio scomodo, un politico atipico. Ha messo le mani su torte gigantesche, ha voluto dare un segnale di rottura con il passato, poco incline al compromesso, cercando ove possibile di fare gli interessi dei sardi. E sulla sardità, sull’identità, Soru si è giocato tutto, compreso il rischio di poter perdere le prossime elezioni a Febbraio.

In estremis Renato Soru avrebbe voluto vedere un centrosinistra compatto su adozione dei vincoli paesaggistici nelle zone interne, approvazione delle linee per la Manovra finanziaria 2009, completamento della riforma su istruzione e formazione professionale, riduzione a 80 del numero dei consiglieri, moralizzazione della politica con riduzione di sprechi e indennità aggiuntive dei consiglieri regionali. Ieri ha assistito a una discussione che si protraeva stancamente senza sussulti degni di nota. Allora con la politica, incapace di fare passi avanti rispetto a 20 giorni fa, ha deciso di gettare la spugna. E ora gli scenari che si aprono non sono tutto rose e fiori. Per Soru, attaccato a 360 gradi anche a livello nazionale dai grossi potentati editoriali, è tempo di giocare in difesa, attendendo.

Il suo rilancio potrebbe avvenire dopo aver parlato con la gente che capisce il suo linguaggio, aspro, diretto, quasi irritante. E se oggi Soru viene descritto come il Berlusconi della Sardegna, non bisogna certo sottacere che lo stesso Governatore ha cercato di mettere in ordine il suo conflitto d’interessi: la prima volta in Italia. Il “blind trust” di Soru, non sarà certo la perfezione, ma certo è un segnale che da parte dell’uomo c’è la volontà di separare politica e affari. Ma non basta. L’offensiva che Soru in queste ore deve fronteggiare la dicono lunga: è un personaggio scomodo, o è un personaggio che fa paura? Quel che emerge in queste ore frenetiche è che Renato Soru, vuole subito tornare fra la gente per spiegare quello che ha fatto, e quello che voleva fare per i sardi e la sua Sardegna. Il resto appartiene ormai al passato, compresa la rottura con gli alleati che cammin facendo si sono mesi di traverso e lo hanno indotto a desistere, proprio su temi di grande rilevanza politica, quei vincoli paesaggistici tanto cari al governatore e ai sui estimatori. / SONDAGGIO

L'intervento di Renato Soru dal sito istituzionale della Regione
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