Dopo la Casetta Sanità, un altro immobile della zona portuale dovrà essere messa in sicurezza o demolita
ALGHERO - Anche l’immobile dell’ex Dogana, sulla banchina del porto di Alghero, subirà la stessa sorte della Casetta Sanità, ex Circomare. Il sindaco Marco Tedde, sulla base dei poteri attribuiti dal Decreto Legge del 5 Agosto 2008, il cosiddetto “Decreto Maroni”, sugli interventi finalizzati all’attività di prevenzione e contrasto degli stati di degrado e incuria di immobili tali da minacciare l’incolumità e la sicurezza pubblica, ha firmato un’ordinanza che ordina ai proprietari dell’immobile, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e a chi gestisce l’immobile, il Demanio dello Stato, di provvedere alla messa in sicurezza dell’area.
Per questo intervento, l’ordinanza stabilisce dieci giorni di tempo entro i quali eseguire gli interventi necessari per la concreta messa in sicurezza dell’area limitrofa. Contestualmente, il sindaco ordina di eseguire entro novanta giorni «i necessari e più approfonditi accertamenti tecnici da parte di tecnico abilitato alla professione a cui entro il medesimo termine dovranno conseguire l’effettuazione delle necessarie opere edilizie o la demolizione di tutto o parte del manufatto». In caso di non ottemperanza nei termini indicati, il sindaco avverte che «si procederà d’ufficio nei termini di legge, con addebito delle spese a carico degli inadempienti».
Entro tre mesi, come nel caso dell’ex Circomare, il Demanio dello Stato dovrà quindi intervenire attraverso il risanamento o la demolizione, e in mancanza di questa decisione sarà il Comune a dare seguito all’ordinanza.
«L’edificio si presenta in totale stato di degrado – motiva anche in questo caso la decisione Marco Tedde – che determina il concreto scadimento della qualità urbana e altera il decoro di una zona inserita all’interno della parte antica della città di Alghero, e, quindi, particolarmente pregiata sia per il contesto urbano obbiettivo sia sotto il profilo della sua capacità di attrarre flussi turistici».
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