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Cor 15 settembre 2008
«Cambiamenti climatici: Basta parole, dobbiamo agire»
La “Festa del Mare di Legambiente” a Siniscola è stata l’occasione per parlare del nubifragio che venerdì ha colpito Alghero


SINISCOLA - Ricco parterre al dibattito sui cambiamenti climatici tenuto sabato alla “Festa del mare” di Legambiente a Siniscola. Dal fisico dell’università di Torino Giovanni Badino all’assessore regionale all’Ambiente Cicito Morittu, passando per il responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani, Antonello Cossu e Andrea Motroni del “Sistema agrometeorologico Sardegna”, i docenti universitari Ignazio Camarda (Sassari) e Alberto Marini (Cagliari), il comandante regionale del corpo forestale Giuseppe Delogu.

L’occasione è stata quella per parlare anche del nubifragio che venerdì ha colpito Alghero. Due le linee predominanti emerse dal dibattito: se da un lato gli esponenti del mondo scientifico, fatto salvo Ciafani, hanno frenato i toni allarmistici degli ultimi anni, i rappresentanti del mondo politico hanno ribadito l’urgenza di azioni mirate al raggiungimento dei traguardi fissati con il protocollo di Kyoto.

«Quando nella stessa giornata e nel giro di duecento chilometri passiamo dal clima tropicale di Cagliari alle trombe d’aria di Alghero, evidentemente qualcosa non quadra - ha detto Cicito Morittu in riferimento alla tempesta che venerdì pomeriggio si è abbattuta sulla Sardegna nord occidentale - Non credo bisogni indugiare o attendere ulteriori sconvolgimenti: occorre attuare subito tutte quelle politiche che contribuiranno ad invertire la rotta. Parlo di scelte mirate e buone pratiche relative alla sostenibilità energetica, all’oculatezza nel consumo delle risorse naturali, alla politica sul riciclo dei rifiuti e sulla gestione delle risorse idriche. Basta parlare: ora si deve agire».

Andrea Motroni, del Sar regionale, ha interpretato i fatti di venerdì in maniera differente: «Trombe d’aria e tempeste, ad Alghero così come in tutta l’isola, ci sono sempre state e sempre ci saranno. E credo che imputare tout court questi fatti ai cambiamenti climatici in atto, sia equazione un poco forzata. Inoltre, non bisogna correre il rischio di cadere nel sensazionalismo».

Tesi, quest’ultima, condivisa anche da Giovanni Badino che rilancia: «Chiediamoci se stiamo assistendo ad uno sconvolgimento climatico, posto che nel corso di centinaia di migliaia di anni si è sempre verificato un abbassamento o un innalzamento della temperatura, e questo anche senza presenza umana. Poi: proviamo anche a “trovare il buono” di questa situazione e, quindi, puntiamo sull’adattamento a questi mutamenti senza per questo, mi preme sottolinearlo, rinunciare a politiche ambientali eco sostenibili».

Nella foto d'archivio Cicito Morittu durante un'incontro
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