PECHINO – Quattromila atleti in rappresentanza di centoquarantotto nazioni. Questi i due numeri più importanti della tredicesima edizione delle Paralimpiadi, scattate ieri a Pechino. Partecipa anche la nazionale italiana, con ottantaquattro atleti (più sei accompagnatori) guidati, nella cerimonia d’apertura, dalla portabandiera Francesca Porcellato. Secondo il pronostico della Federazione Italiana, le medaglie conquistate dalla comitiva azzurra dovrebbero essere almeno una quindicina, poco meno di quelle conquistate nell’edizione precedente. Ad Atene 2004, infatti, l’Italia si piazzò al trentunesimo posto nel medagliere, conquistando quattro medaglie d’oro, sette d’argento ed otto di bronzo, per un totale di diciannove podi olimpici.

Sono dodici le discipline su cui gli atleti si misureranno: atletica, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma in carrozzina, tennis in carrozzina, tennis tavolo, tiro a segno, tiro con l’arco e vela.

Nella nazionale italiana, sono stati convocati anche tre atleti sardi: Mauro Caredda nell’equitazione, Marianna Lauro nel tennis e Francesca Secci nel nuoto. Contrariamente alle attese della vigilia, non fa invece parte della comitiva azzurra Cristina Sanna, che avrebbe potuto ben figurare in alcune specialità dell’atletica. La Secci ha già gareggiato ieri nei “100 farfalla”, chiudendo al settimo posto con il tempo di 1’12”81, nuovo record italiano. La vittoria è andata alla sudafricana Du Toit, che ha migliorato il record mondiale. Va segnalato come la Du Toit sia stata la prima a partecipare anche all’Olimpiade riservata ai “normodotati”. Si è chiusa anche la prima giornata di gare per l’equitazione a squadre, categoria “dressage”. Caredda, su Garfield, ha chiuso al quarto posto nel “Grado 1°” e la formazione azzurra è attualmente al sesto posto della classifica parziale.

La manifestazione si concluderà mercoledì 17 settembre.

Nella foto: Marianna Lauro