Preoccupazione in città. Mario Bruno chiede se serva davvero una nuova marineria o se sia più conveniente iniziare col razionalizzare l´esistente
ALGHERO - Il futuro del Porto di Alghero in primo piano. Dopo l'ok del Consiglio Comunale al nuovo Piano Regolatore, numerose perplessità in città per la nuova ala in direzione San Giovanni.
A lanciare l'allarme è Mario Bruno, consigliere regionale del Pd, che chiede di capire se serve davvero una nuova Marina, sacrificando la spiaggia degli algheresi, la spiaggia San Giovanni, con possibile impatto ambientale sulle spiagge circostanti. E a chi serve.
«Poiché il piano avrà oggettive ripercussioni sul futuro della città e dei suoi abitanti, delle attuali e delle nuove generazioni, è bene avere molta attenzione e cautela - precisa Bruno - per garantire lo sviluppo che tutti auspichiamo, ma in modo equilibrato e sostenibile».
«Voglio capire, in un percorso partecipato, che vada oltre la mera presentazione in una sera di mezza estate, se vi è un consumo di risorse naturali che può essere evitato». Il consigliere regionale chiede di «razionalizzare ciò che esiste». «Migliorare ciò che abbiamo in modo intelligente, migliorare la recettività, nuovi spazi di approdo, riorganizzare i posti barca, costituire un'area cantieristica dotata di tutti i sistemi e le attrezzature per il varo e l'alaggio, la raccolta dei rifiuti speciali, i vari servizi».
«Non condivido assolutamente l'ampliamento immediato per spostare le imbarcazioni e poi procedere alla ristrutturazione dell'esistente. Che senso ha avuto, allora - si interroga Mario Bruno - destinare tre milioni di euro da parte della Regione per una risistemazione dello specchio acqueo, nell'attuale porto, per realizzare nuovi pennelli ed una nuova sistemazione degli ormeggi, per realizzare un banchinamento in legno di 440 metri, di grande rilevanza architettonica e senza utilizzo di cemento, per realizzare centinaia di nuovi posti barca e ospitare unità di taglia media e medio-alta».
«Bisogna fare in modo che il Porto di Alghero, che segue il perimetro del Centro Storico, sia vissuto tutto l'anno, sia da chi ha la barca e da chi non ce l'ha, grazie a nuovi servizi che lo completano e lo uniscono sempre più, in modo naturale, alla città. La peculiarità di Alghero è quella di avere il porto in casa - rilancia l'esponente del Partito Democratico - con tutto ciò che ne consegue in termini di benefici per il turismo nautico. E' la vetrina della città. Insieme alle regole, un'attenta gestione da parte del Comune in una società mista che coinvolga operatori, pescatori, diportisti, club, associazioni, diventa ormai indifferibile».
Bruno tocca anche il capitolo crocieristico. «Non se ne parla - attacca - forse perché si pensa di realizzare un campo boe, come affermano alcuni operatori, mentre altri vorrebbero, ed è bene valutarlo attentamente, un'estensione del porto a sud, per sfruttare il fondale naturale».
Nella foto la spiaggia di San Giovanni ad Alghero
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