Si parte sabato 6 dicembre alle 16 in piazza Sulis con il Don Chisciotte del Teatro dei Venti, spettacolo di strada che trasformerà la piazza in un palcoscenico poetico e immersivo e si prosegue domenica 7 dicembre con “Missione Roosevelt”, performance itinerante del Tony Clifton Circus
ALGHERO - È tutto pronto per la XXIII^ edizione di FestivAlguer, la rassegna internazionale di arti performative che dal 6 al 28 dicembre trasformerà le piazze, le vie e i luoghi simbolo di Alghero in un grande palcoscenico urbano. Il tema di quest’anno “Stelle e strade” celebra la città come spazio collettivo di incontro, creatività e comunità. Si parte sabato 6 dicembre alle 16 in Piazza Sulis con lo spettacolo di strada del Teatro dei Venti “Don Chisciotte” che trasformerà lo spazio urbano in un palcoscenico poetico e immersivo. Dopo una vasta tournée in Italia e all’estero, la compagnia ritorna in Sardegna per offrire al pubblico un’esperienza collettiva unica, fatta di trampoli, musica dal vivo, macchine teatrali e parola poetica. L’ideazione, la regia e la drammaturgia sono di Stefano Tè, con testi di Azzurra D’Agostino, sul palco Alessandro Berardi, Oxana Casolari, Francesca Figini, Davide Filippi, Alice Mascolo e Cesare Trebeschi.
«Rileggere Don Chisciotte oggi - spiega la compagnia - significa mettere in luce la possibilità di continuare ad agire nel mondo in modo corale, risvegliando la potenza di ciascuna persona: combattere le ingiustizie, aprirsi alla meraviglia, farsi carico delle fragilità». Un viaggio onirico che sprona a tornare alle radici dei propri desideri, ciò per cui lotta Don Chisciotte, e che si riverbera anche in Sancho, è la possibilità di non rassegnarsi, di non abituarsi al male, con lo sguardo rivolto al futuro, che ha bisogno di tutta la consapevolezza presente. Le musiche sono di Igino L. Caselgrandi e Nicola Raccanelli, le macchine teatrali sono firmate da Dino Serra, con la collaborazione di Paolo Romanini, Emanuela Savi e Chiara Pettenati; costumi e scenografie a cura di Maria Scarano – Atelier Polvere di Stelle, con consulenza artistica di Mario Barzaghi e assistenza alla regia di Letizia Nurra. Progettazione audio a cura di Luigi Pascale, Tonino La Distruzione e Nicola Raccanelli. I bozzetti dei costumi e delle macchine teatrali sono stati realizzati da F.M., detenuto della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, nell’ambito del progetto europeo AHOS – All Hands on Stage. Il ritorno del Teatro dei Venti ad Alghero non è casuale: la compagnia aveva già conquistato la città nel 2021 con lo spettacolare allestimento di Moby Dick, che infiammò il porto turistico con una nave-palco di grande impatto visivo.
Domenica 7 dicembre sarà la volta di “Missione Roosevelt”, performance itinerante del Tony Clifton Circus e Teatro Necessario Circo pensata come un’esperienza — o meglio, un esperimento — partecipato e sovversivo. Lo spettacolo partirà da un luogo segreto, in un orario segreto, e coinvolgerà gli spettatori in modo attivo: nel corso di un percorso urbano, la città diventerà il palcoscenico di una missione collettiva in cui il pubblico sarà al tempo stesso attore, “cavia” e unico fortunato beneficiario. In “Missione Roosevelt”, la sedia a rotelle si trasformerà in strumento e oggetto di liberazione: ogni partecipante farà parte di una “gioiosa macchina da guerra” in marcia per lasciare una traccia colorata al suolo della città. Una performance urbana che rovescia le convenzioni attraverso un’azione condivisa. Un progetto ambizioso che punta all’inclusione, alla sorpresa, alla trasformazione dello spazio urbano in un luogo di ri-conquista volto a reinventare insieme la città.
Nella foto: Missione Roosevelt
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