Il tema Capodanno ritorna alla ribalta dopo i primi nomi, ufficiali e non, che accompagnano il toto big nelle piazze più note della Sardegna. In Riviera del corallo tutto tace e a evidenziarlo è il Circolo di Fratelli d´Italia Alghero che in una nota critica la prima edizione del Cap d´Any dell´Amministrazione guidata dal centro-sinistra e l´organizzazione della seconda in corso
ALGHERO - «Dopo il flop del primi Cap d'Any targato Cacciotto, preoccupa il silenzio di questi mesi.
Pesa sulle aspettative dei cittadini e sulla fiducia degli operatori. Alghero ha sempre usato il capodanno per promuoversi e generare turismo. Invece oggi, a metà ottobre, di Capodanno non si parla. Nessuna notizia, nessun nome, nessuna direzione. A un anno e mezzo dall'avvio di mandato non è più tollerabile l'incertezza che abbiamo visto lo scorso anno. Proprio quell'incertezza ha reso il Capodanno 2024/2025 non all’altezza dei precedenti. Un evento di sole due giornate, senza slancio.
Operatori economici delusi, cittadini scontenti, un’atmosfera spenta che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti».
Il tema Capodanno ritorna alla ribalta dopo i primi nomi, ufficiali e non, che accompagnano il toto big nelle piazze più note della Sardegna. In Riviera del corallo tutto tace e a evidenziarlo è il Circolo di Fratelli d'Italia Alghero che in una nota critica la prima edizione del Cap d'Any dell'Amministrazione guidata dal centro-sinistra e l'organizzazione della seconda in corso: «Il primo Capodanno targato Cacciotto è diventato subito il manifesto di una sinistra che non crede negli eventi e rischia di vanificare gli sforzi fatti dall'amministrazione di centrodestra. Oggi Olbia, Arzachena e Sassari rilanciano le loro proposte, mentre la stampa regionale sottolinea come ad Alghero regni ancora il silenzio».
Con Fratelli d’Italia Alghero chiediamo all’amministrazione e alla Fondazione un cambio di passo netto: «non si può più gestire il Capodanno come un imprevisto da rincorrere a dicembre - tuona Auriemma -. E se davvero questa amministrazione non ha interesse o volontà di organizzarlo, lo dica chiaramente ai cittadini». «Almeno sarebbe un atto di sincerità, perché continuare a tacere significa solo impedire alla Città e agli operatori di programmare le proprie attività. Servono programmazione e trasparenza, e il coraggio di pensare in grande. Alghero merita un Cap d’Any che torni a far parlare di sé per l’entusiasmo, non per le polemiche o i ritardi» concludono da Fdl.
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