Il consigliere comunale del Psd´Az Christian Mulas interviene sulla polemica che si muove tra la Sardegna e Roma per decidere la destinazione delle prossime tappe italiane del Mondiale rally
ALGHERO - «La Sardegna e la città di Alghero non accettano in silenzio il tentativo di scippo del Rally Italia da parte di Roma. Il nostro Rally Mondiale non è una semplice competizione sportiva: in vent’anni è diventato un simbolo identitario e una vetrina internazionale che ha dato lustro e sviluppo alla nostra Isola e alla nostra comunità, frutto di un impegno costante di istituzioni, organizzatori, volontari e comunità locali. Spostare questa manifestazione altrove significherebbe cancellare anni di investimenti economici, passione e professionalità».
Così il consigliere comunale del Psd'Az Christian Mulas sulla polemica che si muove tra la Sardegna e Roma per decidere la destinazione delle prossime tappe italiane del Mondiale rally. «È inaccettabile che la Regione Sardegna venga trattata come una Cenerentola mentre altri territori oltre l'isola cercano di appropriarsi di un patrimonio costruito con il lavoro e il cuore e la professionalità dei sardi» prosegue Mulas.
E chiude con un appello «all’Automobile Club d’Italia (ACI), alla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) e al Ministero dello Sport, ma soprattutto a tutti i nostri deputati e senatori sardi: difendete la nostra Isola, rispettate la storia e l’identità di questo evento e garantite che il Rally Mondiale resti nella sua sede naturale, la Sardegna. La nostra posizione è chiara: ora basta. La Sardegna non farà un passo indietro e difenderà con determinazione ciò che le appartiene».
Commenti