Nella guerra di posizione a palazzo, è il consigliere comunale del gruppo
Noi RiformiAmo Alghero, Emiliano Piras, a confermare le gravi problematiche interne all´amministrazione comunale algherese: bisogna interrogarsi profondamente se in tre anni due segretari scappano
ALGHERO - Si sgretolano in Consiglio comunale tutti i tentativi di contenere all'interno delle mura di Porta Terra le tensioni che governano da diversi mesi i vertici dell'amministrazione comunale algherese e la maggioranza cittadina in carica. E' il consigliere comunale del gruppo
Noi RiformiAmo Alghero, Emiliano Piras, a confermare in aula le gravi problematiche interne e mettere in guardia tutti, ad iniziare dal sindaco a cui l'ex assessore si è rivolto proprio in occasione delle brevi segnalazioni di questa mattina.
Dopo aver rivolto i migliori auguri al dottor
Alessandro Alciator di recente nomina a vicesegretario dell'ente dopo un delicatissimo braccio di ferro, Piras ha parlato del tribolato addio del segretario generale,
Antonio Ara, confermando tutte le indiscrezioni e preoccupazioni: «un'assenza rumorosa dettata non certamente dalla volontà di fare carriera in altri enti, ma perchè non ha più trovato all'interno della nostra amministrazione l'ambiente felice e di fiducia che contraddistingueva la sua operosità con trasparenza e puntualità».
«Mi auguro che il sindaco adesso riesca a trovare una persona di sua grande fiducia e che faccia una scelta dettata da una sua volontà precisa» ha rimarcato il consigliere Piras, sottolineando come il dottor Ara, sia il secondo segretario in tre anni - dopo la dottoressa Solinas - ad aver abbandonato anzitempo il ruolo. «Bisognerebbe fermarsi e provare a domandarsi il perchè questo succede» è l'esortazione del consigliere comunale
Centrista, che in chiusura di intervento ha sollecitato i componenti della giunta comunale, in maniera costruttiva e benevola, «ad attivarsi tutti per impegnare l'avanzo-
monstre di cui ha goduto l'amministrazione, per non vanificare la programmazione che tutti insieme abbiamo deciso di mettere in campo».
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