OLBIA – Prosegue l’Operazione “Night Fever” da parte dei finanzieri della Compagnia di Olbia. L’operazioni di prevenzione e controllo, nell’hinterland gallurese, è diretta particolarmente attenzione ai locali notturni ed ai “night”. Il servizio interessa tanto il centro storico cittadino olbiese quanto i dintorni, tra cui Porto Rotondo e Porto Cervo. L’attenzione dei finanzieri si è concentrata sui circoli privati, sui club, sui night ed, in generale, sui locali da divertimento, al fine di verificare il corretto adempimento degli obblighi fiscali e contrastare il lavoro nero. I militari della Compagnia di Olbia, dopo due mesi di verifiche e controlli incrociati, hanno individuato un “night club”, alle porte di Olbia, che per le ultime tre annualità non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi. La ricostruzione dei ricavi, effettuata in contraddittorio con il titolare dell’attività, ha portato all’individuazione di diverse violazioni. Si parla di oltre duecentocinquantamila euro di redditi non dichiarati e non contabilizzati (“ricavi in nero”); sedicimila euro di ritenute non operate e non versate; quarantatremila euro di Iva e duecentoquarantamila euro di Irap evasa. L’esito delle attività è stato inoltrato all’Agenzia delle Entrate ed agli altri Uffici ispettivi, anche in relazione ad un “lavoratore in nero”. Finora, la Compagnia di Olbia e le dipendenti Tenenze di Palau e Santa Teresa di Gallura hanno passato al setaccio, con varie metodiche operative, oltre quaranta attività del genere, con l’individuazione di decine di irregolarità dal punto di vista fiscale ed amministrativo e la scoperta di circa venti lavoratori in nero. Per un locale di Olbia, dopo il rapporto ispettivo di irregolarità e violazioni inoltrato dai finanzieri, il Comune ha disposto la chiusura dell’attività di somministrazione bevande ed alimenti.