Inaugurati una serie di incontri per parlare della gestione del Porto di Alghero: pro e contro l’Autorità Portuale. Primo intervenuto Mario Bruno
ALGHERO - Il Club Nautico di Alghero ha inaugurato un ciclo di incontri con politici e tecnici per analizzare punti di forza e di debolezza della proposta comunale sull'adesione all’Autorità portuale di Olbia-Golfo Aranci. Tra i contrari più convinti il consigliere regionale Mario Bruno, primo ospite nella serie di incontri-dibattito con soci e altre autorevoli personalità, che vedrà anche la presenza del presidente dell’Autorità Portuale di Olbia Franco Piro e del Sindaco di Alghero, Marco Tedde. Di fronte ad una sala affollatissima, Antonello Bilardi, presidente del Club, ha introdotto i lavori rammentando lo spirito apartitico dell’associazione e l’apertura alla discussione e al confronto per migliorare la realtà portuale nella quale si opera. Mario Bruno ha ribadito le perplessità di un’operazione che non condivide affatto: Alghero, pur essendo un porto di categoria II classe III, è un approdo prevalentemente turistico, di rilevanza economica e di interesse regionale: le autorità portuali sono state create per gestire traffico merci, non posti-barca. Secondo la legge istitutiva, la 84/94, ha proseguito Bruno, rimangono in capo alla Regione le funzioni amministrative concernenti le opere marittime. Si è già provveduto a modificare il Piano Regionale dei Trasporti, ha dichiarato il consigliere regionale, che nella sua stesura definitiva non conterrà più quell’errore indicato nello schema preliminare; tra l’altro, ha aggiunto, solo Alghero, oltre Porto Torres che ha dovere e convenienza a farlo, ha espresso questo orientamento, non altri porti come Castelsardo, Santa Teresa o Palau. Alghero, nell’Authority, avrebbe un ruolo marginale, consultivo, la testa, sempre secondo Mario Bruno, rimarrebbe ad Olbia. La soluzione, per il rappresentante algherese in Regione, è già stata formulata da Soru nel recente incontro con Tedde: creare una Autorità algherese, una società consortile pubblico-privata, con capitale a maggioranza pubblica e ruolo guida al Comune di Alghero. La Regione cederebbe sovranità al Comune e potrebbe restare nel consorzio solo per lo start-up, offrendo al Porto una gestione efficiente ed efficace, che metta fine al fai da te di oggi, ma lasciando la guida in mano agli algheresi. Bruno ha chiesto al Club di intensificare il dibattito pubblico anche sul Piano Regolatore del porto, di cui si sa ben poco, e sull’utilizzo del finanziamento regionale di tre milioni di euro, deliberato dalla Giunta Soru, che dovrà necessariamente essere inquadrato in un contesto di programmazione generale. Nel dibattito, moderato dal presidente Bilardi, sono intervenuti Antonio Gianorso, Gege Russino, Carmine Cattogno e Paolo Alessandro. Tra i tecnici invitati, Vittorio Guillot ha messo in evidenza vantaggi e svantaggi dell’ingresso nell’autorità portuale, convenendo sull’opportunità di una seria gestione locale, capace di produrre ricchezza e posti di lavoro. Nino Monti ha posto l’accento sulla necessità di una gestione efficiente del porto e sulla possibile integrazione gestionale porto-aeroporto. Tonino Baldino, in veste di presidente dell’associazione Toniolo, ha invitato il Comune a patteggiare prima le strategie per il nostro porto in un eventuale ingresso nell’Autorità di Olbia. Enrico Daga ha escluso la possibilità di patti parasociali nell’eventuale ingresso nell’autorità portuale di Olbia ed ha proposto la sperimentazione di un "modello Alghero", con una società di gestione che veda nella fase iniziale la presenza societaria anche della Sfirs, la finanziaria regionale che dovrebbe appoggiare anche finanziariamente l’avvio di una gestione consortile insieme al Comune ed ai privati. Carmelo Piras ha invece sostenuto che Alghero è in concorrenza naturale con Olbia e non avrebbe gli strumenti per fronteggiare le decisioni dell’Authority. Un dibattito di qualità, come ha sottolineato Mario Bruno nelle conclusioni, che indirizza verso la sperimentazione di un modello gestionale autonomo, sostenuto dalla Regione. Il dibattito sul futuro del porto è cominciato, ed è già di per se una positiva novità.
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