Mario Bruno reputa illogica, assurda e sbagliata la scelta di inserire il porto nell´Autorità portuale di Olbia-Golfo Aranci
ALGHERO - «La scelta di inserire il porto di Alghero nell’Autorità portuale di Olbia-Golfo Aranci è inaudita, illogica e sbagliata Non condivido assolutamente le ragioni politiche che supportano lo schema di delibera, predisposto dal sindaco Marco Tedde, e che sarà valutato dal Consiglio comunale». Mario Bruno, consigliere regionale del Partito Democratico, contesta il
progetto che prevede l’inclusione del porto cittadino nel sistema di gestione dell’Autorità portuale di Olbia. «Gli algheresi possono e debbono amministrare con competenza, efficacia ed efficienza il loro porto, attraverso una gestione consortile qualificata, col supporto della Regione che peraltro non è mai mancato in questi ultimi anni. La paventata annessione a Olbia contrasterebbe anche con la normativa in vigore. Il Porto di Alghero – prosegue l’esponente del PD - è classificato come porto di categoria II classe III. Pertanto, ai sensi dell’articolo 5, comma 7, della legge n. 84 del 28 gennaio 1994 sono di competenza della Regione le funzioni amministrative concernenti le opere marittime relative allo stesso porto. Tali funzioni non possono essere sottratte alla Regione se non in violazione di questa legge. Nel merito, inoltre, occorre ricordare che il porto di Alghero è un approdo a specializzazione turistica, caratterizzazione che renderebbe illogico e inspiegabile l’inserimento delle relative aree marittime sotto la giurisdizione dell’Autorità portuale di Olbia, nata al fine di gestire il volume di traffico di merci e non dall’esigenza di governare porti di interesse prevalentemente turistico». «Se lo schema di PRT (Piano regionale dei trasporti), ipotizza da una parte l’estensione della circoscrizione dell’Autorità portuale di Olbia, bisogna chiarire, dall’altra, che si tratta di semplice ipotesi di studio che non tiene conto del quadro normativo di riferimento che è peraltro inderogabile. Un’operazione del genere per il porto di Alghero – conclude Bruno - violerebbe apertamente le competenze in materia di portualità di interesse regionale riconosciute e assegnate dalla legge alla Regione Sardegna».
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