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Cagliari OgginotiziealgheroPoliticaElezioni › «Votare per Walter Veltroni è come votare per Renato Soru»
Antonio Burruni 7 aprile 2008
«Votare per Walter Veltroni è come votare per Renato Soru»
La ricetta per centrare il suo obbiettivo e poi autorizza i sardi a circondare Villa Certosa qualora non dovesse mantenere le promesse


ALGHERO – Il leader del Pdl si è presentato un po’ stanco dopo il lungo tour elettorale che si concluderà venerdì. Ma nonostante il calo di voce, Berlusconi non si è fatto pregare, ricordando come lui sia un sardo d’adozione, amante dell’isola. «Con il prossimo Governo – ha spiegato – la Sardegna avrà un amico a Roma. Sicuramente meglio del precedente». L’ex premier, dopo aver ricordato come il Lungomare di Alghero sia tra i più vasti d’Europa e sottolineando quanto sia cambiata da quando veniva in forma non ufficiale, ha analizzato la situazione del Mezzogiorno e delle isole, fissando i punti del rilancio. «Dobbiamo dare maggiori chanches al Mezzogiorno. La Sardegna è in una situazione depressa, anche dal punto di vista dell’umore. La depressione economica è figlia del rapporto politico tra Stato e Regione. Una Regione che ha mostrato negatività palesi nel governo dell’Isola, non riconoscendo la vocazione turistica ed anzi, ostacolandola dal punto di vista fiscale e scambiando la vocazione dell’isola con una vera desertificazione». Berlusconi auspica l’apertura della Sardegna verso il turismo culturale ed invernale in genere, cioè quello dei convegni. In seguito, ha ricordato il blocco del piano delle grandi infrastrutture precedentemente approntato con Mauro Pili, riguardante le principali arterie regionali, che collegano il nord con il sud e l’est con l’ovest. «Bisogna dare ai sardi quei collegamenti che li facciano sentire veramente sardi. L’Olbia-Sassari, l’Oristano Tortolì e la Sulcitana, che collegherà il centro alla costa est, sono tra i primi cantieri da riaprire». Naturalmente, spazio anche al riconoscimento dell’insularità, mettendo gli isolani nella stessa condizione degli altri cittadini europei, e creando con la continuità territoriale un ponte ideale tra Sardegna e Penisola, come quello reale che dovrebbe unire la Sicilia al resto d’Italia. Una continuità che serva ai sardi per spostarsi, ma anche ai turisti per scegliere la Sardegna come metà ideale senza balzelli aggiuntivi, e continuità anche nel settore mercantile per l’abbassamento di spese inutili. «Qua – ha proseguito – c’è il fanatismo ambientale della Sinistra e dei Verdi. Quando l’ho letto, mi sono cadute le braccia. Bisogna produrre sviluppo, mentre ora è tutto un divieto». La conclusione di Silvio Berlusconi sulla situazione regionale è chiara. «Il fatto che votare Veltroni è come votare per Soru, non dovrebbe lasciare dubbi agli elettori sardi. Hanno messo la Sardegna in ginocchio ed ora bisogna cambiare». Chiude autorizzando tutti i sardi a circondare Villa Certosa qualora non mantenesse le sue promesse.

Nella foto un momento della convention di Berlusconi ad Alghero
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