Il vecchio leone della politica locale cerca l’elezioni a Palazzo Madama partendo dalla terza posizione di lista. Risultato difficile
ALGHERO – L’Udc, il partito centrista che propone Pierferdinando Casini come candidato premier, ha presentato la sua lista per il Senato. Il capolista è Francesco D’Onofrio, l’ex ministro alla Pubblica Istruzione, presente nelle liste di ben diciotto regioni, mentre la seconda piazza è occupata dal capogruppo in Consiglio Regionale Roberto Capelli. Quindi, la terza posizione era molto ambita ed è andata ad un algherese, l’unico in gara nella corsa verso Palazzo Madama. E’ Antonello Usai, stimato professionista, consigliere comunale e presidente del Parco di Porto Conte. Per l'esponente algherese l'elezione rimane lontana e difficile, ma possibile. Usai, uno dei politici algheresi più esperti, ha voluto sottolinare subito l’impegno preso dal leader Casini «I posti sardi ai sardi».
Come commenta la decisione del suo partito?
«Per me è un grande onore, ma anche un onere. Mi hanno affidato una posizione in lista di grande attenzione. Sia la mia che quella di Francesco Sasso, quinto alla Camera. E’ il riconoscimento del lavoro fatto negli ultimi anni. La mia – sottolinea orgoglioso – non è sicuramente una “candidatura di servizio”. La volta scorsa abbiamo ottenuto un senatore e le proiezioni per le prossime elezioni non sono male… Ora ci buttiamo a capofitto nella nuova avventura, tenendo presente che un punto di riferimento ad Alghero c’è, a differenza di altre forze politiche cittadine».
Cosa ne pensa del mancato ingresso dell’Udc nel Partito del Popolo delle Libertà?
«E’ stata una scelta travagliata, ma non fatta dal mio partito. Determinate situazioni ci hanno messo davanti ad un bivio. Hanno chiesto solo a noi di mettere via il nostro simbolo e questo ci ha fatto sentire discriminati rispetto alla Lega Nord ed al Movimento per le Autonomie. Ora si va verso una maturazione. Sicuramente – assicura – non chiuderemo alleanze a sinistra, anzi, spero che si appianino le incomprensioni con il Pdl. Però bisogna sottolineare che il voto all’Udc non è un voto inutile e dirlo non serve a nessuno. Comunque – conclude – questa situazione a livello nazionale non porterà nessun cambiamento a livello locale».
Visto che parliamo di politica locale, cosa pensa delle richieste della DcA?
«La Democrazia Cristiana per le Autonomie dovrebbe diventare organica al Pdl. Chiede una rappresentanza in seno alla Maggioranza, come tutti, ma non penso vogliano proprio le nostre cariche. Bisogna ricordare che loro, a differenza degli altri partiti della coalizione, non si sono presentati alle Amministrative con quel simbolo, quindi devono avere una diversa “pesatura”, altrimenti diventerebbe un problema che coinvolgerebbe altre forze. Comunque – chiarisce – non vedo una soluzione a breve».
In caso di elezione, cosa porterebbe di Alghero in Senato e cosa riporterebbe ad Alghero?
«Mi porterei dietro l’amore per la mia città. Invece, vorrei riportare tutte le opportunità che consentano un futuro diverso rispetto all’attuale. Vorrei poter favorire l’insediamento di piccole industrie compatibili con l’ambiente e con il turismo, per lenire la disoccupazione locale, insopportabile soprattutto in alcuni mesi dell’anno. Poi – prosegue – vorrei creare un rapporto diverso tra la ricerca universitaria ed il territorio. E, come dice anche Casini, dobbiamo batterci per la centralità della famiglia, non solo a livello etico, ma soprattutto sul piano socio-economico. Dobbiamo dare un’attenzione, che consenta a chi si prende la responsabilità di mettere su famiglia, di non viaggiare tra povertà ed indigenza. Chi decide di tenere a casa un anziano, deve essere aiutato finanziariamente, anche perché costerebbe allo Stato sempre meno di quanto costa in una casa di riposo. Comunque – annuncia - un’azione sull’argomento partirà già a livello comunale».
Nella foto: Antonello Usai, candidato dell’Udc al Senato della Repubblica
Commenti