Confluiranno nelle liste dell´Italia dei valori e appoggeranno Walter Veltroni candidato premier
CAGLIARI - L'Arcobaleno sardo non ha più il colore verde. La Federazione sarda, infatti, ha stretto un patto con L’Italia dei Valori, che si presenta insieme al Partito Democratico ma conservando il proprio simbolo, e i suoi candidati correranno nelle liste di Di Pietro alle politiche del 13 e 14 aprile. I vertici ecologisti sardi sono convinti che anche in altre regioni d’Italia accadrà la stessa cosa. Il problema di fondo rimane il rapporto con gli alleati. Il colore rosso era troppo dominante in questo arcobaleno e così a soli quattro giorni dalla scadenza per la presentazione delle candidature definitive gli ambientalisti annunciano la separazione. Lo fanno partendo da Cagliari, anche se Antonsergio Belfiori, coordinatore regionale dei giovani Verdi, sostiene che almeno altre quattro o cinque regioni seguiranno la tendenza. La sensazione all'interno della coalizione con il Partito della Rifondazion e Comunista e i Comunisti Italiani è quella di non aver peso speciffico e non sentirsi abbastanza rappresentati nelle liste di Camera e Senato. La richiesta di asilo pare sia stata accolta in pieno, e i nomi che girano per la chiusura della lista per il Senato lo conferma: subito dopo il primo candidato, dovrebbe essere Adriano Salis o l'algherese Gianni Cherchi, comparirà con tutta probabilità Pino Zarbo, referente regionale dei Verdi. Tra i candidati alla Camera è annunciato Tonino Deriu, al secondo posto dopo il capolista annunciato Federico Palomba.
Nella foto il leader nazionale dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio
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