Domani a Tramatza resa dei conti sulle liste. In corsa gli algheresi Mario Bruno, Enrico Daga e Ornella Piras
SASSARI – Si avvicina la scadenza per la presentazione ufficiale delle liste per le politiche in programma il 13 e 14 aprile, e così cresce la tensione nei partiti sui nomi da inserire, ma soprattutto sulle posizioni utili per essere eletti in Parlamento. Sul versante Partito democratico, sabato sono state promosse, da parte del Coordinamento Regionale, assemblee nelle otto province sarde. A Sassari è stata l’occasione per ritirare gli attestati di socio fondatore del PD e per comunicare gli aspetti generali dello Statuto del Partito approvato dall’Assemblea Costituente Nazionale. Illustrato da parte della coordinatrice provinciale Giovanna Sanna il regolamento per la composizione delle liste che, in linea con il carattere innovativo del Partito Democratico, presenta importanti novità come l’incremento della presenza femminile, l’alternanza di genere e la non ricandidabilità oltre i tre mandati. Assemblea davvero partecipata, in cui il coordinamento provinciale ha proposto una rosa di sedici nomi che saranno inseriti in una lista di altri nomi che derivano dalle altre sette province sarde, che adottano lo stesso iter procedurale. Domani (Martedì), a Tramatza, scaturirà una lista scremata, da sottoporre a Veltroni. Bruno Mario, Daga Enrico, Dei Osso Antonello, Dettori Bruno, Fois Angela, Giagu Giovanni, Lai Dolores, Melis Guido, Parisi Arturo, Piras Ornella, Pintus Massimo, Polo M.Giovanna, Rau Concetta, Sanna Giovanna, Spissu Giacomo e Tuffu Giovanna. Tutti conosciuti i nomi del sassarese, tra cui spiccano gli algheresi Mario Bruno, già consigliere regionale del Pd, Enrico Daga, consigliere comunale, e Ornella Piras. Sul versante Pdl poche novità. Praticamente certe le ricandidature di tutti i parlamentari uscenti, da Pili a Cicu, ed il possibile inserimento dell’ex sindaco forzista olbiese Settimo Nizzi. Sempre alla porta Marco Tedde, in attesa che si delineino le posizioni utili, il sindaco di Alghero pare non trovare sbocco.
Nella foto Mario Bruno e Enrico Daga
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