Giovedì sera, Piazza Boyl ospiterà Alessandro De Roma. Il festival è organizzato dall´Associazione Itinerandia, con la collaborazione della Libreria Cyrano e il sostegno della Regione autonoma della Sardegna, della Fondazione Alghero e delle Amministrazioni comunali di Alghero e Putifigari
ALGHERO - Giovedì 1 luglio, nuovo appuntamento del ciclo di anteprime del festival “Dall'altra parte del mare”. Alle 21, Alessandro De Roma presenterà il suo nuovo romanzo “Nessuno resta solo” (Einaudi), in Piazza Boyl, a Putifigari. Con l'autore, dialogherà Alessandro Marongiu. Il libro è capace di restituire, d'un tratto, l'unica bellezza possibile: c'è sempre modo di fermarsi e scegliere di ascoltare. De Roma, 51enne scrittore sardo, ha pubblicato “Vita e morte di Ludovico Lauter”, “La fine dei giorni”, “Il primo passo nel bosco” (Il Maestrale, 2007, 2008 e 2010), “Quando tutto tace” (Bompiani, 2011) e “La mia maledizione” (Einaudi 2014). Tre dei suoi romanzi sono stati tradotti in Francia per “Gallimard”. E' fra gli autori dell'antologia benefica “Sei per la Sardegna” (Einaudi 2014, con Francesco Abate, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga). Sempre per Einaudi ha pubblicato “Nessuno resta solo” (2021).
Guido e Tonio sono padre e figlio, ma la sola cosa che hanno in comune è il cognome. Per due come loro, abituati a rispettarsi soltanto nel rancore reciproco, l’unico modo per non farsi del male è rimanere lontani. Mentre Guido sceglie di trascorrere con sua moglie la quotidianità di ogni giorno, Tonio, dopo tanto girovagare per il mondo, conosce Nicola e se ne innamora. Nicola per Tonio diventa il centro di ogni cosa: l’amore capace di dar senso a un’esistenza passata a nascondersi, un amore che Guido, se solo sapesse, non accetterebbe mai. Padre e figlio vorrebbero invecchiare accanto alla persona che amano piú di ogni altra. Ma non hanno fatto i conti con l’imprevedibilità beffarda del destino. Nei discorsi di Guido, Tonio viene a malapena nominato. E' un figlio inquieto, vagabondo, omosessuale, che il padre fatica a contattare perfino quando deve dirgli che la madre è malata e il tempo rimasto è poco. Del resto anche Guido, per Tonio, non andrebbe messo al corrente di nulla: neppure del suo dolore piú grande. Le loro strade si sono sempre incrociate a distanza, attraverso gli occhi degli altri, i discorsi riportati, i racconti che risalgono all’infanzia di uno o alla giovinezza dell’altro.
Eppure sono padre e figlio, e i tratti del viso lo testimoniano: una somiglianza che per Tonio, quando se ne rende conto, è «come spalancare una porta sul vuoto». Entrambi sopravvissuti a chi amavano di piú al mondo, Tonio e Guido sceglieranno ostinatamente di non cercarsi, resistendo. Almeno finché è possibile. Perché quando ormai non c’è piú nulla da chiedere (sembra suggerire Alessandro De Roma con una voce schietta e profondamente intima), anche chi si è sempre detestato può deporre le armi. Il festival Dall'altra parte del mare è organizzato dall'Associazione Itinerandia, con la collaborazione della Libreria Cyrano e il sostegno della Regione autonoma della Sardegna, della Fondazione Alghero e delle Amministrazioni comunali di Alghero e Putifigari.
Nella foto: Alessandro De Roma
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