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Cor 14 ottobre 2020
Santa Gilla, sequestrata la sponda est
Importante passo avanti per la costituzione del futuro Parco regionale delle zone umide dell’area metropolitana di Cagliari, progettata e sostenuta da sette Comuni, dall’area Metropolitana di Cagliari e dalla Regione.


CAGLIARI - Il Corpo Forestale, su disposizione del GIP Dott.ssa Ermengarda Ferrarese e col supporto delle Forze di Polizia disposto dalla Questura di Cagliari, ha sequestrato le aree di Punta Is Marteddus e di Donna Laura, sulle quali insistono illegalmente 65 unità di appoggio alla pesca abusive e costruite con materiali pericolosi. Gli abusi sono delimitati con rete metallica e associati a punti di attracco. L’area è utilizzata come discarica di rifiuti, i quali a loro volta sono utilizzati in parte come materiale per la realizzazione delle baracche, in parte per il consolidamento delle sponde lagunari. La frazione infiammabile è infine smaltita col fuoco, con conseguente ulteriore inquinamento ambientale.

L’intervento, curato dall’Ispettorato Forestale di Cagliari, è stato associato al dispiegamento di un efficiente apparato di ordine pubblico da parte della Questura, al quale hanno partecipato gli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e della Polizia Municipale. Infatti non si sono verificate iniziative di ostacolo al sequestro e di disturbo alla quiete pubblica, da parte dei soggetti contrari al sequestro. L’operazione è stata preceduta dall’intervento dell’Assessorato comunale dei Servizi Sociali e dell’ATS, al fine della sistemazione di due indigenti, gli unici che effettivamente pernottavano nelle baracche. Per uno di essi è stato necessario l’intervento dell’ATS in quanto versava in cattive condizioni di salute.

Un delicato ruolo è stato esercitato dalla Polizia Locale, al fine di allontanare dall’area e provvedere al ricovero di circa dieci cani di cui alcuni pericolosi, utilizzati dagli abusivi per proteggere i loro insediamenti. Una pattuglia nautica dell’Ispettorato Forestale di Iglesias, dotata di una barca idonea alla navigazione nello stagno, ha presidiato le operazioni in navigazione. L’intervento si è concluso alla fine della mattina, con la notifica del decreto di sequestro a n. 23 indagati e il blocco dell’accesso all’area, la quale resterà presidiata dagli uomini del Corpo Forestale. L’area sequestrata è ora affidata all’Ente gestore, cioè all’Autorità Portuale, la quale provvederà alle delicate e costose operazioni di ripristino ambientale. L’intervento sarà anche rivolto a evitare che si verifichino ulteriori illeciti che determinino il degrado delle aree bonificate.
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