Antonello Peru
2 agosto 2020
L'opinione di Antonello Peru
Città metropolitane, due poli e sviluppo omogeneo
Sulla riforma degli Enti Locali c’è un principio di accordo tra maggioranza ed opposizione su un testo che mantiene pressoché inalterata la struttura della legge, e dunque con l’istituzione della città metropolitana di Sassari e delle province della Gallura, del Sulcis, dell’Ogliastra e del Medio Campidano. L’intesa è frutto di un intenso lavoro di mediazione per cercare di arrivare ad una proposta condivisa che terminato l’iter di approvazione in commissione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni in Consiglio. Abbiamo inserito la possibilità, da parte dei comuni, di decidere con un referendum di quale ente intermedio far parte. Intesa anche sulle norme transitorie.
Ma quello che forse è più importante è la visione complessiva di questa riforma che consente di riempire di contenuto e dunque di competenze e funzioni gli enti intermedi. Avremo come detto le due città metropolitane di Sassari e Cagliari che potranno entrambe portare avanti progetti e programmi di area vasta, attingendo a risorse finanziarie di misure come il PON METRO. Avranno il compito di legare e unire i piccoli comuni, anche quelli meno vicini, ai centri urbani. E una funzione simile verrà svolta anche dalle province, che saranno enti di secondo livello e dunque con costi contenuti per la collettività, ma avranno, e questa è la principale novità, la possibilità di unirsi tra loro.
L’unione di Province permetterà di portare avanti progetti, strategie e programmazione di area vasta. Potremo avere dunque due poli, uno al nord ed uno al sud, che in pratica si potranno consorziare e garantire così uno sviluppo omogeneo ed organico ai territori. Per arrivare a questi obiettivi sarà necessario procedere nell’immediato futuro ad alleggerire le funzioni in capo alla regione per dare più competenze e servizi agli enti intermedi. Solo in questo modo potremo avere enti che funzionano. C’è comunque un altro aspetto che a mio parere merita di essere sottolineato: La proposta di legge di istituzione della città metropolitana di Sassari ha reso evidente la necessità di procedere verso una riforma complessiva degli enti locali e di rivedere scelte come quella di non far coincidere il territorio della città metropolitana di Cagliari con quello della ex Provincia.
La città metropolitana deve infatti avere compiti di pianificazione territoriale e strategica, deve unire i territori e i comuni e questo può accadere solo in ambiti che non siano ristretti come quello disegnato fino ad oggi per Cagliari. Sassari in questo senso ha tracciato una strada, ha fatto capire quanto sia più importante allargare i confini di una città metropolitana per coglierne appieno i benefici in quanto a programmazione di interventi infrastrutturali e di utilizzo delle risorse. A questo punto la legge dovrebbe arrivare in aula in consiglio la prossima settimana. Questo significa che dovrebbero essere rispettati i tempi di approvazione che erano stati previsti dalla maggioranza.
*consigliere regionale del gruppo Cambiamo! UDC
Commenti
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Presa di posizione pubblica di sette consiglieri algheresi. Situazione sempre più grave quella in cui sprofonda la sanità nel territorio di Alghero. Anche il recente deliberato unanime del Consiglio comunale diventa «carta straccia»
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