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Red 23 aprile 2020
Porto Torres: obbiettivo Palazzina della Soprintendenza
Reiterata la richiesta di cessione e del mantenimento del presidio. «Disposti a farci carico dell’immobile. Nella sede un polo tecnico con Comune, Soprintendenza e Conservatoria», dichiara l’Amministrazione comunale


PORTO TORRES - L’Amministrazione comunale di Porto Torres ha reiterato alla Soprintendenza Abap per le Province di Sassari e Nuoro la richiesta di cessione gratuita della palazzina di Via Ponte Romano. L'obiettivo è trasformare la sede in un polo tecnico in grado di ospitare alcuni uffici comunali, funzionari e tecnici della Soprintendenza e l'Agenzia Conservatoria delle coste, evitando così la chiusura del distaccamento dell’ente culturale ed aprendo la strada ad una collaborazione ancora più stretta tra il Comune, l’Assessorato regionale all’Ambiente, il Ministero dei Beni culturali e il Ministero dell'Ambiente, quest'ultimo presente in città grazie all’adiacente sede del Parco nazionale dell'Asinara.

«In questi mesi, abbiamo interloquito con la Soprintendenza, evidenziando l'assoluta importanza del mantenimento della sede di Porto Torres, una città in cui l'archeologia è un tema quotidiano. Ci siamo offerti – afferma il vicesindaco e assessore al Patrimonio Marcello Zirulia – di acquisire e gestire la palazzina di Via Ponte Romano, comprendendo la difficoltà da parte della Soprintendenza di mantenere uno stabile attualmente sovradimensionato rispetto alle esigenze. Oggi, attraverso il nostro Ufficio Patrimonio, abbiamo reiterato questa richiesta che può aprire la strada alla nascita di un vero polo tecnico intersettoriale e interistituzionale, trasformando una difficoltà in un'opportunità per salvaguardare la presenza a Porto Torres dell’ente culturale e potenziare la collaborazione fra le diverse Istituzioni». L'Amministrazione ha confermato con una lettera inviata alla Soprintendenza la richiesta di concessione gratuita dell'immobile: il personale potrebbe continuare a mantenere la piena operatività all'interno della struttura. Il Comune ha chiesto di valutare la fattibilità della richiesta anche nell'ottica di una cessione a prezzo simbolico per le finalità pubbliche, in quanto il bene ricade all'interno del patrimonio indisponibile.

«La comunità sta diventando sempre più consapevole dell'importanza dei beni culturali per il futuro del territorio. L'enorme valenza della città romana, delle necropoli preistoriche, gli scavi e le ricerche ancora da effettuare, i beni archeologici e monumentali da tutelare sono i punti cardine del programma di sviluppo basato sul patrimonio storico-culturale. La perdita del presidio della Soprintendenza – aggiunge il sindaco Sean Wheeler – può diventare un freno ai progetti di valorizzazione e vanificare le positive azioni di promozione del settore culturale avviate in questi anni dal Comune, spesso in collaborazione proprio con la Soprintendenza. Da questa vicenda potrebbe nascere, invece, un progetto innovativo che ci permetterebbe di concentrare in una sola sede tre enti come il Comune, la Soprintendenza e la Conservatoria delle coste, visto che anche quest'ultima ci ha confermato di voler accettare il nostro invito ad aprire un presidio in città. Accanto alla palazzina, c’è la sede di un altro ente centrale per Porto Torres, il Parco nazionale dell'Asinara, e il progetto di concreta e leale collaborazione garantirebbe un continuo confronto fra tecnici, permettendo di snellire tutte le procedure burocratiche. Mi auguro che da parte della Soprintendenza ci sia un’analisi attenta e che questa lungimirante proposta venga pienamente accolta».

Nella foto: Marcello Zirulia e Sean Wheeler
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