Si spacca in Riviera del Corallo il tavolo di Centrodestra con Psd´Az e Lega che abbandonano la riunione. Marco Tedde in guerra con Ugo Cappellacci fa la voce grossa. Anche i Riformatori di Pietrino Fois rompono gli accordi regionali: è il caos più totale ad Alghero. Ripercussioni su Sassari e la Giunta regionale. Interverrà Cagliari ma la situazione è incandescente
ALGHERO - Tavolo chiuso, Psd'Az e Lega che abbandonano i lavori e Marco Tedde (
Fi) che tenta di ricomporre le fila di partiti (e uomini) esausti e increduli per l'ultima battaglia ufficiale programmata per la mattinata di martedì (domani). Poche ore a disposizione, poi sarà Cagliari e il presidente Solinas a tentare il disperato intervento per ricomporre un tavolo nato male e andato letteralmente in frantumi. All'orizzonte una spaccatura frutto dei veleni in circolo da anni tra i principali protagonisti della scena politica algherese di destra, ma sopratutto figlio delle beghe interne ai vecchi partiti ed ai suoi capi-bastone.
Con ripercussioni pesanti su Sassari, dove Forza Italia e il coordinatore Cappellacci avevano individuato nel penalista Gabriele Satta il candidato di coalizione, e perfino sulla Giunta regionale, impantanata ormai da mesi per via degli appetiti crescenti tra gli alleati sempre più ai ferri corti. Tutto nasce dall'imboscata architettata a tavolino nei confronti di Mario Conoci [
LEGGI], indicato per accordi regionali quale candidato sindaco su Alghero da Lega e Psd'Az. Mossa che si arricchisce questa sera di aneddoti da "fiction": sullo sfondo la netta spaccatura tutta interna ai berlusconiani, con l'ex sindaco Tedde che, con l'aiuto dei Riformatori di Pietrino Fois, tenta il tutto per tutto, fa la voce grossa e "lavora" sulla coalizione che impone Nunzio Camerada o Francesco Marinaro quali candidati più accreditati (sarebbero stati votati tra i partiti presenti).
Il risultato delle "nomination" però, che avrebbe comportato pesantissime ripercussioni a catena su tutti i territori fino a far saltare i labili equilibri per la costruzione dell'esecutivo regionale, è subito messo in discussione dal consigliere e capogruppo regionale della Lega, Dario Giagoni, presente ad Alghero. Il numero uno della Lega avanza seri dubbi sulla presenza del portavoce di Forza Italia (Delogu) al tavolo senza alcun titolo, visto che la linea del coordinatore regionale (Cappellacci) risulterebbe totalmente diversa da quella che il forzista (
Teddiano) tiene sul tavolo algherese. Apriti cielo: riunione interrotta, insulti e parole grosse dopo l'addio della delegazione di Lega e Psd'Az che incassa in prima battuta il pieno sostegno dei Fratelli d'Italia.
Difficile adesso capire cosa potrà accadere: senza uno straccio di programma (perchè mai discusso), la coalizione si è impantanata ancor prima di nascere sul nome dell'ipotetico candidato, che a questo punto è quasi impossibile che possa essere condiviso (non è escluso che anche Tedde, senza rassicurazioni regionali, non ritenti un clamoroso ritorno al 2011). Ma i dubbi riguardano un po' tutti e travolgono anche Francesco Marinaro, immischiato nell'attuale marasma partitico quando avrebbe dovuto rappresentare, come confermato a più riprese anche sul
Quotidiano di Alghero, una figura in grado di incarnare una politica nuova, slegata dai partiti e vicina ai cittadini [
GUARDA].
Nella foto: i tre candidati che hanno mandato in frantumi il tavolo della coalizione di Centrodestra ad Alghero e minato seriamente la coalizione a Sassari.
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