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Red
28 marzo 2019
Troppi soldi in tasca: cinese arrestato in aeroporto
I finanzieri del Comando provinciale di Cagliari, nell’ambito dell´azione a tutela degli interessi economici dello Stato, nello scalo aeroportuale di Elmas, hanno individuato un commerciante che cercava di introdurre in Sardegna del denaro contante in violazione alla normativa antiriciclaggio

CAGLIARI - I finanzieri del Comando provinciale di Cagliari, nell’ambito dell'azione a tutela degli interessi economici dello Stato, nello scalo aeroportuale di Elmas, hanno individuato un commerciante che cercava di introdurre in Sardegna del denaro contante in violazione alla normativa antiriciclaggio. Le Fiamme gialle operanti nelle principali “porte di ingresso” del sud Sardegna, predispongono quotidianamente una capillare attività di controllo in materia di circolazione del denaro tra persone fisiche, cosicché, forti dell’esperienza unita alla costante presenza sul territorio, hanno individuato un cinese che, sbarcato dall’aereo proveniente da Roma-Fiumicino, alla vista dei militari, assumeva atteggiamenti insoliti, percorrendo l’area arrivi al di fuori dei consueti percorsi, come a voler passare lontano dai finanzieri in servizio di vigilanza.
I militari, insospettiti da questa condotta, sottoponevano il soggetto ai controlli valutari di rito nell’ambito degli spazi doganali aeroportuali, riscontrando sulla persona il possesso di una somma di denaro contante pari a 10.300euro. L’ispezione, successivamente estesa al bagaglio al seguito, ha consentito di rinvenire ulteriori 20mila euro in banconote da 50euro abilmente occultati all’interno di due confezioni di latte in polvere per neonati, risultati essere il frutto di un passaggio di denaro contante con altro soggetto.
La detenzione di una tale somma di denaro sarà successivamente valutata anche sotto il profilo fiscale atteso che i finanzieri verificheranno se l’importo rinvenuto è giustificato dai redditi dichiarati. Il trasgressore si è reso responsabile della violazione dell’art.49 comma 1 del D.Lgs. 231/2007, che prevede il divieto di trasferimento tra persone di denaro contante per un importo superiore a 3mila euro, e gli è stata comminata una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 50mila euro.
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