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Red
2 febbraio 2019
Borse di studio senza merito: pizzicati due studenti
Nell’ambito dell’azione a tutela della spesa pubblica, le Fiamme gialle della Tenenza di Muravera hanno individuato due studenti di Villasimius, che hanno indebitamente usufruito di sovvenzioni statali a sostegno del reddito nel settore scolastico/universitario

CAGLIARI - Nell’ambito dell’azione a tutela della spesa pubblica, le Fiamme gialle della Tenenza di Muravera hanno individuato due studenti di Villasimius, che hanno indebitamente usufruito di sovvenzioni statali a sostegno del reddito nel settore scolastico/universitario (“Borse di Studio”). In entrambi i casi, l’azione dei finanzieri è stata orientata al riscontro della sussistenza dei requisiti per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate in materia di contributi allo studio erogati dall’Ente universitario, verificando la corrispondenza tra quanto dichiarato con autocertificazione concernente la consistenza reddituale/patrimoniale e quanto censito dalle banche dati in uso al Corpo.
Le attività ispettive hanno permesso di accertare che i due versavano in una situazione economica per la quale non erano previste le concessioni delle prestazioni sociali usufruite, poiché rientravano in una posizione reddituale ben al di sopra dei limiti previsti. Nel primo caso, i finanzieri hanno irrogato al beneficiario una borsa di studio di 1.648euro, una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 9.944euro mentre, nel secondo caso, il beneficiario di un contributo dell’importo di 3.297euro è stato sanzionato amministrativamente fino ad un massimo di 14.891euro.
Entrambi gli studenti sono stati segnalati all’Ersu, ente erogatore della provvidenza pubblica, per gli adempimenti di competenza correlati al recupero dei contributi percepiti indebitamente. Nello stesso contesto, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria il sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva unica utilizzata per l’ottenimento dei benefici di uno dei due studenti poiché, dai riscontri d’ufficio effettuati, ne è emersa la sostanziale falsità, avendo omesso l’interessato di dichiarare diverse componenti patrimoniali e reddituali di rilevante ammontare con l’evidente fine di comprimere l’indicatore Isee ed agevolare l’ottenimento (indebito) del contributo.
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