«Abbiamo realizzato un sogno: servizi per l´impiego dove la persone è al centro», ha dichiarato l´assessore regionale del lavoro, presente nella giornata di chiusura della quinta edizione negli spazi della Fiera di Cagliari
CAGLIARI - Le politiche per il lavoro ed i servizi offerti per l’impresa, l’innovazione nel made in Italy ed il programma regionale Talent up. Sono i temi sul tappeto del Sardinian job day, nella giornata di chiusura della quinta edizione, alla Fiera di Cagliari. La mattina, dopo un incontro sulle buone pratiche nei servizi all’impiego in Italia ed all’estero, l’attenzione si è concentrata sulla portata innovativa del “Made in Italy”.
«Ringrazio tutto il personale dell’Aspal per la grande qualità del suo lavoro, che consente oggi la realizzazione di un sogno: un sistema di servizi per l’impiego che mette al centro la persona», ha dichiarato l’assessora regionale del Lavoro Virginia Mura, in apertura del convegno, con protagonisti lo chef Luigi Pomata, Massimo Barbadoro del Distretto alta oreficeria Valenza, il docente del Politecnico di Milano Giuseppe Martino di Giuda e Lorenzo Giannuzzi, amministratore delegato e direttore generale del Forte Village. «Occorre includere tutti - ha proseguito Mura - soprattutto chi non è occupabile. Per questa ragione, abbiamo aperto degli sportelli anche nelle carceri e nelle zone interne, dove lo Stato si sta ritirando, abbiamo previsto la presenza capillare dei Centri per l’impiego. Ancora oggi esiste nell’Isola una domanda di lavoro non soddisfatta. Ecco il perché occorre migliorare l’occupabilità di tutti e attivare le persone: sia chi è alla ricerca di un lavoro dipendente, sia chi ha il coraggio di mettersi in gioco con una propria iniziativa imprenditoriale, col sostegno del Microcredito, su cui abbiamo investito molto. Intercettare i cambiamenti e dare risposte. È questa la chiave di volta della buona politica. Ci siamo insediati cinque anni fa con 25mila percettori di ammortizzatori sociali in deroga e abbiamo invertito la rotta. Abbiamo prestato attenzione ai bisogni degli studenti, che stanno per affacciarsi al mondo del lavoro. Non abbiamo trascurato alcuna categoria. Il lavoro femminile è sostenuto da interventi di welfare aziendale. Abbiamo esteso di recente alle professioni emergenti, senza un ordine professionale alle spalle, l’accesso a percorsi per la creazione d’impresa. I dati sul mercato del lavoro nell’Isola positivi, sia pur migliorabili, ci danno ragione: lasciamo una Sardegna migliore di quella che abbiamo trovato».
«Il “Made in Italy” è una culla di eccellenze che dobbiamo valorizzare anche con le professionalità e con le competenze che possono aumentare i livelli qualitativi - ha dichiarato il direttore dell’Aspal Massimo Temussi, illustrando il tema del convegno - In Sardegna, dal turismo all'artigianato, dalla ristorazione alle produzioni agroalimentari, abbiamo un sistema fiorente in continua espansione, che necessita anche di personale formato per un mercato sempre più esigente. L'Aspal fornisce un supporto alle imprese che cercano personale qualificato e orienta le persone nella scelta del percorso formativo più appetibile, anche nei settori tradizionali. Una delle strategie punta proprio a combinare l'innovazione con la tradizione e con l'identità, che per essere promossa necessita anche di professionisti all'altezza delle aspettative del mercato. Il job day è l'occasione per avvicinare i cittadini alle realtà e ai soggetti economici che tengono alta l'immagine della Sardegna».
Nella foto: l'intervento dell'assessore regionale Virginia Mura
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