Difficile ogni sorta di attività. Spazi ristretti e poco congeniali. Ammassate nell’area una moltitudine di attività, serve un piano di sviluppo da troppo tempo rimandato
ALGHERO – Situazione al limite della sostenibilità nell’area portuale di Alghero. L’arrivo del “parco dei divertimenti” mette in luce una condizione eccessivamente caotica in cui si trova il porto. Diportisti, pescatori, parcheggi auto, rimesse per imbarcazioni, club nautici, officine per motori, stand fieristici, palchi per manifestazioni e giostra. Tutti addossati all’interno dell’area portuale, senza spazi adeguati e logica, a discapito delle attività proprie del porto e delle professionalità che in esso operano. Questa la deprimente fotografia che si ha del porto di Alghero, uno dei porti più grandi dell’intero Mediterraneo, ma utilizzato e gestito in maniera approssimativa e poco professionale. In mezzo al coas più totale si possono scorgere angoli nascosti dove regna la sporcizia e l’immondizia, scafi parcheggiati da tempo e veri relitti del mare, anneriti dal sole. Aree adibite al rimessaggio delle barche tenute in condizioni precarie. Nonostante le perplessità di molti e la contrarietà dei più, la giostra continua ad essere posizionata in uno spazio poco consono alle esigenze della città, letteralmente incastrata nello slargo antistante la passeggiata Barcellona. Troppo piccolo ormai per ospitare la moltitudine di giochi e divertimenti che la carovana estiva pretende di montare. La felicità dei bambini e l’allegria delle sfavillanti luci si scontra così con la reale situazione d’ingorgo che l’installazione determina. L’ovvio aumento di diportisti e velisti che si registra in questi giorni d’estate poi, determina un maggiore traffico automobilistico e pedonale, difficilmente gestibile con l’ammasso disordinato di tante attività senza un razionale posizionamento. Diventa perfino difficile uscire dai club nautici con le derive, gli slalom che si è costretti a compiere per raggiungere lo scalo scoraggia anche i più coocciuti velisti. Per il futuro, sarebbe ormai ora di provvedere ad una più razionale gestione dell’area: un porto vivo, attivo e funzionale. Dove le attività commerciale si inseriscano all’interno delle attività portuali necessarie con logica e funzionalità.
Nella foto la giostra nell'area portuale
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