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Red 17 dicembre 2016
Finanziaria 2017: chiusa la prima fase
«Chiediamo il contributo di tutti, prima del passaggio in Giunta. Lavoro e sociale, le nostre priorità», ha dichiarato l´assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, al termine della prima fase di incontri


CAGLIARI - Chiusa la prima fase di confronto sulla manovra finanziaria per il 2017. Con un metodo nuovo: prima di portarla in Giunta Regionale per l'approvazione, l'assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ha voluto condividerla con le forze politiche, sindacali e datoriali e con gli enti locali, invertendo il percorso rispetto agli anni passati. Due giorni di serrato lavoro scanditi dall'incontro con i partiti della Maggioranza in Consiglio e dal confronto per un'intera giornata con Anci e Cal, sindacati, imprenditori. «Mettiamo la Finanziaria a disposizione del contributo e dei suggerimenti di tutti prima di approvarla perché la Finanziaria è di tutti, non della Giunta o dell'assessore al Bilancio», dichiara Paci.

«In questi due giorni intensi, l'ho detto molto chiaramente: decidiamo insieme le priorità e uniamo le forze per garantire i migliori investimenti possibili per la Sardegna. Siamo aperti al contributo di tutti, la prossima settimana faremo altri incontri in modo da arrivare all'approvazione in Giunta con una Finanziaria condivisa e arricchita dall'apporto e dalle segnalazioni di chi come noi vuole intervenire nel modo più utile per la Sardegna». La nuova Finanziaria conta 6,1miliardi di entrate proprie (le compartecipazioni), 50milioni in più del 2016 ed almeno 300 del 2015. A questa cifra, vanno aggiunti i finanziamenti europei e nazionali spendibili nel 2017, ancora da definire con precisione: presumibilmente però l'ammontare complessivo sarà intorno ai 7miliardi e mezzo. Nessun aumento delle tasse, ancora l'Irap più bassa d'Italia e l'azzeramento per i primi cinque anni, niente ticket sui farmaci: scelte non facili, che la Giunta ha fatto per non appesantire la pressione fiscale sulle spalle dei sardi ma che richiedono una sorta di “compensazione”; che passa dalla trattativa con lo Stato.

«Ci sono trattative con Roma prima di tutto su due fronti: gli accantonamenti, che dobbiamo pagare ma che vanno ridotti, e il diritto per la Sardegna ad accedere al fondo nazionale per i farmaci innovativi. Si tratta del riconoscimento di pari diritti ai nostri cittadini. La Consulta ha più volte ribadito con le sue sentenze che anche le Regioni a statuto speciale devono pagare gli accantonamenti, ma la legge dice anche che se subentrano nuove spese bisogna rivedere gli importi: e le nuove spese noi le abbiamo, dobbiamo far fronte all'acquisto dei farmaci innovativi e agli extraLea, quindi la somma di 680milioni va assolutamente ridotta. Allo stesso tempo, anche i sardi devono avere accesso al fondo nazionale per i farmaci innovativi, è una battaglia che porteremo fino in fondo con lo Stato a tutela dei sardi», assicura il vicepresidente della Regione. Nella Finanziaria 2017, vengono confermati per intero tutti gli impegni di spesa dell'anno precedente, dal fondo unico per gli enti locali ai finanziamenti a favore della ricerca, dell'Università, della Cultura e del Lavoro, ma sono previste anche nuove spese per lavoratori socialmente utili ed in utilizzo, per sistemare Zir e consorzi di bonifica, per i cantieri verdi e i precari delle Province e poi per garantire copertura al Reis, il reddito di inclusione sociale. «Siamo assolutamente consapevoli che le priorità assolute per la Sardegna sono il lavoro e il sociale. Su questo i sardi ci chiedono risposte, e noi garantiamo il massimo impegno per raggiungere in tempi rapidi il miglior risultato possibile», conclude l'assessore regionale.

Nella foto: l'assessore regionale Raffaele Paci



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