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Cor 27 marzo 2007
Parco senza confini: Cervo finisce sotto un pullman
Non è la prima volta che incidenti simili, anche gravi, si verificano con il coinvolgimento di animali, soprattutto cinghiali che fanno parte della fauna stanziale del territorio e che attraversano le strade interpoderali del Parco di Porto Conte


ALGHERO - Sabato sera, intorno alle ore 19.00, un esemplare di cervo maschio, probabilmente uscito dall’oasi dell’Arca di Noè di Porto Conte, è finito sotto le ruote di un pullman di linea delle S.F.S. sulla tratta Guardia Grande - S.Maria La Palma - Alghero. L’animale, una specie protetta tra l’altro in via di estinzione, si è reso conto troppo tardi di quella che sarebbe stata la sua fine ingloriosa e dolorosa. «Non è la prima volta che incidenti simili, anche gravi, si verificano con il coinvolgimento di animali, soprattutto cinghiali che fanno parte della fauna stanziale del territorio e che attraversano le strade interpoderali del Parco di Porto Conte – denuncia Elisabetta Boglioli dirigente di Arcobaleno di Stella Nascente - parco che esiste solo per il suo oneroso consiglio di amministrazione e che fino ad oggi non ha rappresentato un ritorno finanziario ed economico per chi nel territorio del Parco vive e lavora». Un serio problema, oltre che per gli animali, per i tanti operatori agricoli di Maristella, S. Maria La Palma, Guardia Grande, Villa Assunta, Arenosu, tutta la zona della Nurra che vedono i frutti del loro lavoro andare distrutti dalle incursioni notturne e diurne di intere colonie di cinghiali che lasciano la collina e scendono a valle in cerca di cibo e acqua. «Duole assistere impotenti a questa noncuranza e mancanza di tutela nei confronti di un patrimonio faunistico e ambientale di notevole pregio, patrimonio delle vecchie e nuove generazioni – incalza Elisabetta Boglioli - ma chi dovrebbe provare forti sensi di colpa e per la morte ingiusta dell’animale e per la mancanza di rispetto della natura e per i grossi disagi dei residenti della zona sono coloro che hanno fatto del Parco un castello di carta, forse solo per mania di poltrone, consapevoli che prima o poi il castello crollerà perché privo di fondamenta».

Nella foto d'archivio un daino nell’Arca di Noè
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