CAGLIARI - Arriva la prima candidatura ufficiale alla presidenza di Anci Sardegna, al congresso che si terrà il prossimo 23 settembre ad Abbasanta. In lizza per sostituire l'attuale presidente dell'associazione dei comuni Pier Sandro Scano è il primo cittadino di Bortigiadas (Sassari) Emiliano Deiana (Pd). Ad annunciarlo è lo stesso Deiana: «Oggi, con una lettera aperta e un manifesto programmatico, ho consegnato a tutti i sindaci della Sardegna la mia disponibilità alla candidatura alla presidenza di Anci Sardegna - spiega alla Dire - a loro, ora, spetta la valutazione sulla mia persona, sul profilo istituzionale e sugli intenti programmatici». Nelle prossime ore, sottolinea, «renderò pubblici i documenti in modo che si inizi a parlare delle cose che ci sono da fare per la Sardegna e per i nuclei democratici di base».

Si candida «in maniera così poco ordinaria perchè straordinaria è la situazione - si legge nella missiva inviata ai sindaci - e, a poco più di una settimana dal congresso, troppo è il silenzio e troppi sono i rischi per il sistema delle autonomie locali della Sardegna derivanti da questo silenzio». Questo non deve essere un congresso «sulle persone - i 377 sindaci sardi sono tutti in grado di svolgere l''altissima funzione di presidente di Anci Sardegna - ma sui temi, sulle politiche, sulle scelte, sulle visioni, su idee differenti di futuro, sulla natura dei rapporti col Governo e con la Giunta regionale», spiega il sindaco.

Le ultime tornate amministrative, nel 2015 e 2016, «hanno profondamente cambiato e innovato la geografia politica locale - si legge poi nel manifesto programmatico fatto recapitare ai sindaci - sono sempre di più le amministrazioni cosiddette civiche e sempre meno quelle riferibili a connotazioni partitiche. Si è declinata, anche sul livello locale, la "società dei frammenti" figlia anch'essa della generale crisi della politica, ma che ha al proprio interno una carica di innovazione di liberazione che non può essere elusa». La candidatura di Deiana "«serve a ribadire e a rafforzare l'autonomia, l'indipendenza, la libertà di Anci Sardegna nei confronti del Governo, della Giunta e del Consiglio regionale e dei partiti politici - continua - autonomia, indipendenza, libertà non significano l'isolamento dell'associziazione, ma la sua naturale collocazione all'interno dei rapporti istituzionali e politici».