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Sergio Ortu
27 febbraio 2007
Parco di Porto Conte: via al centro di educazione ambientale
Ottocentomila euro per far decollare operativamente il parco regionale. Previsti un centro di accoglienza ed informazione, servizi, infrastrutture tecnologiche, laboratori scientifici e didattici. A disposizione anche un battello per attività marine

ALGHERO – Quasi un milione di euro per far decollare operativamente il parco regionale di Porto Conte. O meglio creare strutture e servizi che “fanno parco”. Dopo un lungo periodo di elaborazione, pianificazione e programmazione il direttivo dell’Azienda speciale di Porto Conte presieduto da Antonio Camerada e composto da Paolo Ballero e Angelo Ibba, fa conoscere i frutti del suo lavoro. A breve infatti prenderà corpo quello che attualmente manca all’interno dell’area protetta: ossia un centro di accoglienza ed informazione ambientale marino e terrestre. Fino ad oggi infatti chi si è avventurato all’interno della baia di Porto Conte senza conoscerla, o vi ha trascorso le vacanze, non si è certamente accorto della presenza di una area di protezione ambientale. Dalla prossima estate invece sarà garantita la cartellonistica (la gara d’appalto per la realizzazione è stata già esperita e partiranno a breve i lavori) e si darà il via per la realizzazione del CEAMAT, Centro di Educazione Ambientale marino e terrestre. 807.000 euro per la precisione l’investimento del progetto finanziato con fondi Interreg Italia-Francia “Isole” e nato in partenariato con Corsica e toscana che darà vita ad una serie di servizi, infrastrutture tecnologiche, laboratori scientifici e didattici che troveranno posto all’interno della casa del Parco:l’ex colonia di Tramariglio. I contenuti del progetto sono stati illustrati martedì mattina nella sede del parco dal Presidente dell’Azienda Speciale Antonio Camerada e dai colleghi dell’OEC (Office dell’Environnement de la Corse). Era presente il sindaco di Alghero Marco Tedde, che intervenendo ha voluto porre l’accento sulle enormi potenzialità di sviluppo che le realtà di protezione ambientale sono in grado di offrire. «Strutture che devono essere snelle e ben organizzate – ha spiegato il primo cittadino – ma soprattutto disporre di fondi adeguati per programmare, pianificare e interagire con il territorio che da queste deve trarne benefici». A illustrare nel dettaglio il progetto il presidente Camerada, che ha delineato l’iter laborioso che ha portato all’ottenimento del finanziamento comunitario. «Il Ceamat non è altro che un insieme di persone, mezzi tecnologici – ha spiegato Camerada – che dovrà concorrere a creare una struttura snella simile ai classici centri di educazione ambientale, ma con caratteristiche di fertilizzazione del territorio ed informazione più efficaci e di impatto». Il Ceamat infatti, oltre a possedere una struttura logistica individuata all’interno della nuova sede del Parco a Tramariglio, dove troveranno posto laboratori didattici, scientifici e di informazione, potrà disporre di un battello per attività in mare. Si disporranno di strumenti informatici e comunicativi che saranno in grado di catalizzare l’attenzione del visitatore, sia esso il turista o la scolaresca. Specifici progetti saranno rivolti allo sviluppo sostenibile, alla conoscenza del territorio, ma anche alla corretta fruizione del parco. E non ultimo saranno favorite e incentivate le attività scientifiche da parte degli organismi di ricerca. «Una progettualità a tutto campo – ha proseguito Camerada – che produrrà grandi risultati per il decollo dell’Area Protetta di Porto Conte. Un lavoro che coinvolgerà anche l’Area Marina protetta di Capo Caccia, in modo da creare un autorità ambientale del territorio che operi nella più assoluta sinergia. Verrà inoltre coinvolta la facoltà di Scienze – ha concluso – che in città ha il suo corso di laurea in scienze ambientali marine e che sforna professionisti del settore». Il Ceamat entrerà inoltre sarà in costante comunicazione con i partners corsi in modo da creare una sinergia di collaborazione nella gestione dell’informazione ambientale. Dopo l’illustrazione del progetto la parola è poi passata a Joseph Salvini dell’autorità ambientale Corsa che ha illustrato i contenuti di una iniziativa didattica per le scuole elementari cittadine e che verrà avviata da l’Ecole de la mer, ente operativo ad Aiaccio.
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