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S.A.
2 maggio 2016
Parco Porto Conte: «sindaco faccia luce»
La lettera al Primo cittadino di Alghero arriva dall´associazione Amici della Terra club di Alghero che chiede un´inversione di tendenza rispetto al recente passato

ALGHERO - Al sindaco Mario Bruno la richiesta di fare «un po'di luce» sulle vicende del parco di Porto Conte più precisamente dal periodo della selezione del nuovo Direttore. La lettera al Primo cittadino di Alghero arriva dall'associazione Amici della Terra club di Alghero dopo «le tante, motivate e argomentate polemiche, sulla selezione del Direttore e sulla questione del Piano del Parco».
«Chiediamo questo in considerazione del fatto che l’assenza di un Direttore si protrae oramai da fine novembre e chiaramente questo ha inciso in maniera forte, creando una stasi programmatica-operativa, sia sul parco che sull’Area Marina protetta di Capo Caccia. Facendo un salto indietro nel tempo possiamo dare una data all’inizio di questo percorso di silenzio e di ‘nebbia’, che a nostro avviso coincide con il 19 febbraio, data in cui l’Ente Parco di Porto Conte, nelle figure del Direttore pro tempore Navone, del Presidente Professor Farris e del Consiglio direttivo, si esprimevano ‘in un un unico e ultimo documento’ (che detto cosi suona anche male), in un lessico da avvocati più che da tutori dell’ambiente, nel quale difendevano l’operato del Parco e della Commissione giudicatrice e lasciavano intendere (almeno noi abbiamo percepito questo), che nessuno doveva sollevare in nessun modo nuove polemiche, pena il rischio di venir denunciati» si legge nella missiva.
«Lei è il Presidente dell’Assemblea e che tutto il consiglio comunale coincide con l’Assemblea del Parco di Porto Conte. Da Voi ci aspettiamo chiarezza sulle vicende del Parco di Porto Conte, anche in merito alle tante critiche mosse: dal Piano del Parco, alla rinuncia a partecipare al concorso (anche se primo in graduatoria) dell’ex direttore Gazale, sino alla procedura di selezione del nuovo Direttore, passando per la Commissione giudicatrice» è l'appello finale del presidente Fabio Cotogni.
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